Giornata mondiale della terra, flash mob virtuale di Legambiente
«Noi torneremo ad abbracciarci presto. Lei ha bisogno di noi. Anche ora»
martedì 21 aprile 2020
Legambiente Puglia aderisce alla Giornata mondiale della terra, il cui cinquantesimo anniversario ricorrerà mercoledì 22 aprile, lanciando il flash mob virtuale #Abbracciamola. L'iniziativa consiste nell'esortare gli utenti a condividere, il giorno 22, una foto di sé sui propri canali social, mentre abbraccia un mappamondo, un disegno della Terra, una piccola scultura o una mappa geografica.
«È un gesto simbolico per sensibilizzare ciascuno a prendersi cura del pianeta che ci ospita, un pianeta in sofferenza, minacciato di continuo dalla crisi climatica che ha già iniziato a far scomparire luoghi di vitale importanza come i ghiacciai» hanno spiegato i referenti dell'associazione ambientalista.
L'obiettivo del flash mob è sensibilizzare l'opinione pubblica sui temi della sostenibilità ambientale, sollecitando soluzioni concrete per fronteggiare le criticità. "Noi torneremo ad abbracciarci presto. Lei ha bisogno di noi. Anche ora" è lo slogan che accompagna la celebrazione di quest'anno targata Legambiente, #Abbracciamola ed #EarthDay sono invece gli hashtag con cui condividere la propria foto.
Sono già disponibili 20 motivi personalizzati (link) per le foto profilo e per la fotocamera di Facebook, oltre al logo dell'iniziativa e a materiali già presenti.
«Iniziative come #Abbracciamola mirano a scuotere le coscienze e a stimolare azioni tangibili di cambiamento» ha commentato Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia. «Una frase che si ripete spesso è "non abbiamo un pianeta B", ma quanto si è fatto di concreto finora per salvare quello che abbiamo e che stiamo via via distruggendo? Rapidamente dobbiamo uscire dalle fonti fossili e permettere l'avanzata delle energie pulite, frenando gli incentivi ai combustibili inquinanti come petrolio e suoi derivati, la cui estrazione rade al suolo intere foreste. L'emergenza Coronavirus deve obbligarci a ripensare gli stili di vita rendendoli sostenibili. Una lezione da trarre è il rispetto imprescindibile dell'ambiente».
Aiutare la Terra è possibile, riducendo l'impatto di ognuno nel quotidiano. Fare una corretta raccolta differenziata; spostarsi a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici; scegliere fonti di energia rinnovabile e sostituire vecchie lampade con quelle a basso consumo; limitare i consumi di risorse idriche, evitando sprechi e riutilizzando le acque reflue in agricoltura; aumentare il verde mettendo a dimora nuovi alberi; optare per una spesa anti-emissioni, scegliendo alimenti di stagione e riducendo il consumo di carne; evitare imballaggi in plastica.
Tutto questo può contribuire a ridurre sensibilmente le emissioni inquinanti entro il 2050, data indicata dal recente Green new deal europeo che ha lo scopo di favorire una transizione verso un'economia sostenibile e a impatto ambientale zero nei paesi dell'Unione europea.
«È un gesto simbolico per sensibilizzare ciascuno a prendersi cura del pianeta che ci ospita, un pianeta in sofferenza, minacciato di continuo dalla crisi climatica che ha già iniziato a far scomparire luoghi di vitale importanza come i ghiacciai» hanno spiegato i referenti dell'associazione ambientalista.
L'obiettivo del flash mob è sensibilizzare l'opinione pubblica sui temi della sostenibilità ambientale, sollecitando soluzioni concrete per fronteggiare le criticità. "Noi torneremo ad abbracciarci presto. Lei ha bisogno di noi. Anche ora" è lo slogan che accompagna la celebrazione di quest'anno targata Legambiente, #Abbracciamola ed #EarthDay sono invece gli hashtag con cui condividere la propria foto.
Sono già disponibili 20 motivi personalizzati (link) per le foto profilo e per la fotocamera di Facebook, oltre al logo dell'iniziativa e a materiali già presenti.
«Iniziative come #Abbracciamola mirano a scuotere le coscienze e a stimolare azioni tangibili di cambiamento» ha commentato Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia. «Una frase che si ripete spesso è "non abbiamo un pianeta B", ma quanto si è fatto di concreto finora per salvare quello che abbiamo e che stiamo via via distruggendo? Rapidamente dobbiamo uscire dalle fonti fossili e permettere l'avanzata delle energie pulite, frenando gli incentivi ai combustibili inquinanti come petrolio e suoi derivati, la cui estrazione rade al suolo intere foreste. L'emergenza Coronavirus deve obbligarci a ripensare gli stili di vita rendendoli sostenibili. Una lezione da trarre è il rispetto imprescindibile dell'ambiente».
Aiutare la Terra è possibile, riducendo l'impatto di ognuno nel quotidiano. Fare una corretta raccolta differenziata; spostarsi a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici; scegliere fonti di energia rinnovabile e sostituire vecchie lampade con quelle a basso consumo; limitare i consumi di risorse idriche, evitando sprechi e riutilizzando le acque reflue in agricoltura; aumentare il verde mettendo a dimora nuovi alberi; optare per una spesa anti-emissioni, scegliendo alimenti di stagione e riducendo il consumo di carne; evitare imballaggi in plastica.
Tutto questo può contribuire a ridurre sensibilmente le emissioni inquinanti entro il 2050, data indicata dal recente Green new deal europeo che ha lo scopo di favorire una transizione verso un'economia sostenibile e a impatto ambientale zero nei paesi dell'Unione europea.