Giovani biscegliesi in prima linea per il rispetto dell'area pedonale di via Aldo Moro
L'iniziativa ha tratto spunto dall'investimento di un bambino di 4 anni avvenuto nei giorni scorsi
lunedì 31 maggio 2021
13.05
"Sul corso, non di corsa". È il titolo scelto per la manifestazione promossa da un gruppo di giovani biscegliesi, e tenuatasi domenica 30 maggio, con l'obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza al rispetto del Codice della strada.
L'iniziativa ha preso spunto da un episodio avvenuto nei giorni scorsi nella centralissima zona pedonale via Aldo Moro. Un bambino di 4 anni, nella serata di mercoledì, è stato investito da una bici e scaraventato a terra a diversi metri di distanza in base al racconto fornito dal padre. Il piccolo, per fortuna, se l'è cavata con qualche livido in volto ma l'accaduto ha suscitato inevitabili reazioni, contribuendo a sollevare il dibattito sulla necessità di ribadire, a coloro i quali non lo avessero compreso e facessero finta di non capire, che le bici elettriche e i suoi derivati, oltre naturalmente agli altri mezzi a due ruote con o senza motore, non possono transitare sulle aree limitate al traffico veicolare.
«Vogliamo far sì che quanto successo non si ripeta e che il corso torni a essere vivibile in modo sereno» hanno spiegato gli organizzatori. «Desideriamo che i biscegliesi, e non solo, possano tornare a passeggiare in completa tranquillità, senza doversi preoccupare di essere investiti o sfiorati da mezzi a due ruote oramai quasi del tutto silenziosi e impercettibili se non poco prima del contatto» hanno aggiunto, rilevando come alla manifestazione abbiano preso parte anche i più piccoli.
Una raccolta firme sarà inoltre lanciata col coinvolgimento dei titolari degli esercizi commerciali: lo scopo, naturalmente, è dare il massimo risalto alla necessità di ribadire l'inibizione all'utilizzo dei veicoli a due ruote su via Aldo Moro, come hanno evidenziato i giovani promotori Claudio Lorusso, Adele Ricchitelli, Gigino Fata, Claudio Gallo, Maria e Bruna Fata, Federica Ricchitelli, Lucrezia Valente e Arianna Lamantea.
L'iniziativa ha preso spunto da un episodio avvenuto nei giorni scorsi nella centralissima zona pedonale via Aldo Moro. Un bambino di 4 anni, nella serata di mercoledì, è stato investito da una bici e scaraventato a terra a diversi metri di distanza in base al racconto fornito dal padre. Il piccolo, per fortuna, se l'è cavata con qualche livido in volto ma l'accaduto ha suscitato inevitabili reazioni, contribuendo a sollevare il dibattito sulla necessità di ribadire, a coloro i quali non lo avessero compreso e facessero finta di non capire, che le bici elettriche e i suoi derivati, oltre naturalmente agli altri mezzi a due ruote con o senza motore, non possono transitare sulle aree limitate al traffico veicolare.
«Vogliamo far sì che quanto successo non si ripeta e che il corso torni a essere vivibile in modo sereno» hanno spiegato gli organizzatori. «Desideriamo che i biscegliesi, e non solo, possano tornare a passeggiare in completa tranquillità, senza doversi preoccupare di essere investiti o sfiorati da mezzi a due ruote oramai quasi del tutto silenziosi e impercettibili se non poco prima del contatto» hanno aggiunto, rilevando come alla manifestazione abbiano preso parte anche i più piccoli.
Una raccolta firme sarà inoltre lanciata col coinvolgimento dei titolari degli esercizi commerciali: lo scopo, naturalmente, è dare il massimo risalto alla necessità di ribadire l'inibizione all'utilizzo dei veicoli a due ruote su via Aldo Moro, come hanno evidenziato i giovani promotori Claudio Lorusso, Adele Ricchitelli, Gigino Fata, Claudio Gallo, Maria e Bruna Fata, Federica Ricchitelli, Lucrezia Valente e Arianna Lamantea.