Giubileo dei Santi Martiri: inaugurati i lavori di recupero della chiesetta di Sagina
A 900 anni esatti dal ritrovamento, partono i lavori di messa in sicurezza e impermeabilizzazione. Presto anche gli scavi archeologici
mercoledì 10 maggio 2017
15.20
Nel giorno di apertura del Giubileo dei Santi Martiri, Bisceglie inaugura anche il cantiere dei lavori per il restauro dell'antica chiesa di Sagina. Il luogo sacro in cui Tecla de Fabiis seppellì le ossa dei santi, poi ritrovate a cento anni dal martirio, il 10 maggio 1167, torna in vita nove secoli dopo.
Già entro il 28 maggio i primi e più urgenti lavori – il consolidamento del tetto della chiesetta campestre e l'impermeabilizzazione delle coperture, cui seguiranno, fino ad un tetto di 100.000 euro, anche i lavori di recupero della facciata e ripulitura delle superfici interne.
I lavori saranno finanziati con fondi comunali. Un capitolo di bilancio a parte servirà invece a finanziare i successivi scavi che verranno effettuati nei terreni che si trovano tra il casale di Sagina e la chiesetta, su cui sia Saverio Majellaro che Francesco Prelorenzo individuarono un'area archeologica senza tuttavia poter approfondirne il livello d'interesse.
Nel corso della conferenza stampa, cui hanno partecipato oltre al sindaco Francesco Spina, il Padre Spirituale della Confraternita dei Santi Martiri don Mauro Camero, la giunta al completo, il presidente della commissione Feste Patronali Tommaso Fontana e il dirigente dell'ufficio tecnico Giacomo Losapio, il primo cittadino ha ricordato tutto l'iter che ha portato a poter inaugurare il cantiere: prima l'acquisto all'asta della chiesetta e del terreno circostante di 3000 mq, poi la concessione in comodato gratuito alla confraternita, quindi l'inizio dei lavori, che termineranno sempre nel corso dell'anno giubilare per accogliere di nuovo i pellegrini.
Già entro il 28 maggio i primi e più urgenti lavori – il consolidamento del tetto della chiesetta campestre e l'impermeabilizzazione delle coperture, cui seguiranno, fino ad un tetto di 100.000 euro, anche i lavori di recupero della facciata e ripulitura delle superfici interne.
I lavori saranno finanziati con fondi comunali. Un capitolo di bilancio a parte servirà invece a finanziare i successivi scavi che verranno effettuati nei terreni che si trovano tra il casale di Sagina e la chiesetta, su cui sia Saverio Majellaro che Francesco Prelorenzo individuarono un'area archeologica senza tuttavia poter approfondirne il livello d'interesse.
Nel corso della conferenza stampa, cui hanno partecipato oltre al sindaco Francesco Spina, il Padre Spirituale della Confraternita dei Santi Martiri don Mauro Camero, la giunta al completo, il presidente della commissione Feste Patronali Tommaso Fontana e il dirigente dell'ufficio tecnico Giacomo Losapio, il primo cittadino ha ricordato tutto l'iter che ha portato a poter inaugurare il cantiere: prima l'acquisto all'asta della chiesetta e del terreno circostante di 3000 mq, poi la concessione in comodato gratuito alla confraternita, quindi l'inizio dei lavori, che termineranno sempre nel corso dell'anno giubilare per accogliere di nuovo i pellegrini.