Gli psicologi chiedono alla Regione Puglia una rete territoriale di assistenza
Il presidente dell'ordine Gesualdo: «Fragilità in pericoloso aumento, occorre fornire un supporto capillare e mirato»
mercoledì 9 giugno 2021
L'ordine degli psicologi ha presentato in audizione una serie di richieste «diventate improcrastinabili» alla terza Commissione consiliare della Regione Puglia: «L'emergenza sanitaria non si declina soltanto per gli aspetti epidemiologici e medici, ma ha mostrato l'altra faccia della sofferenza psicologica. Bisogna garantire i livelli essenziali di assistenza» ha sottolineato durante il confronto.
«È necessario attivare tutte le opportunità possibili per intervenire a favore del benessere dei cittadini pugliesi. La fragilità è tangibile ed è in pericoloso aumento nella popolazione. È proprio questo il momento in cui occorre fornire un supporto capillare e mirato, attraverso la realizzazione di una rete territoriale di assistenza psicologica a partire dall'attivazione delle Unità operative di assistenza psicologica: una necessità ormai impellente, prevista da legge e regolamento regionali relativi ai distretti socio sanitari» ha dichiarato il presidente Vincenzo Gesualdo.
«In secondo luogo, occorre potenziare la presenza dei nostri professionisti anche nelle scuole. Bisogna presidiare gli istituti per poter garantire gli interventi sanitari in tempo reale agli studenti, che hanno nella scuola il secondo pilastro della propria vita, dopo la famiglia. In un momento storico in cui i più fragili sono anche i più giovani, bisogna intervenire con urgenza. Abbiamo notizie quotidiane sull'aumento di episodi di aggressività collettiva e di gravissimi atti di autolesionismo che, purtroppo, esitano anche in atti suicidari. La psicologia scolastica è un servizio deliberato da più di un decennio ma che vede applicazione perché non finanziato» ha rimarcato.
«Il terzo punto riguarda le categorie più fragili, fra cui i portatori di handicap, gli anziani, i bambini e le fasce deboli della popolazione a cui bisogna garantire adeguati standard assistenziali non solo sotto il profilo strutturale ma anche della qualità dei servizi del terzo settore, che vanno costantemente monitorati. La rilevazione dei bisogni del territorio e la risposta istituzionale non può prescindere dalla professionalità psicologica che deve avere una sua centralità nei piani di zona e negli ambiti territoriali» ha concluso l'ordine pugliese.
«È necessario attivare tutte le opportunità possibili per intervenire a favore del benessere dei cittadini pugliesi. La fragilità è tangibile ed è in pericoloso aumento nella popolazione. È proprio questo il momento in cui occorre fornire un supporto capillare e mirato, attraverso la realizzazione di una rete territoriale di assistenza psicologica a partire dall'attivazione delle Unità operative di assistenza psicologica: una necessità ormai impellente, prevista da legge e regolamento regionali relativi ai distretti socio sanitari» ha dichiarato il presidente Vincenzo Gesualdo.
«In secondo luogo, occorre potenziare la presenza dei nostri professionisti anche nelle scuole. Bisogna presidiare gli istituti per poter garantire gli interventi sanitari in tempo reale agli studenti, che hanno nella scuola il secondo pilastro della propria vita, dopo la famiglia. In un momento storico in cui i più fragili sono anche i più giovani, bisogna intervenire con urgenza. Abbiamo notizie quotidiane sull'aumento di episodi di aggressività collettiva e di gravissimi atti di autolesionismo che, purtroppo, esitano anche in atti suicidari. La psicologia scolastica è un servizio deliberato da più di un decennio ma che vede applicazione perché non finanziato» ha rimarcato.
«Il terzo punto riguarda le categorie più fragili, fra cui i portatori di handicap, gli anziani, i bambini e le fasce deboli della popolazione a cui bisogna garantire adeguati standard assistenziali non solo sotto il profilo strutturale ma anche della qualità dei servizi del terzo settore, che vanno costantemente monitorati. La rilevazione dei bisogni del territorio e la risposta istituzionale non può prescindere dalla professionalità psicologica che deve avere una sua centralità nei piani di zona e negli ambiti territoriali» ha concluso l'ordine pugliese.