«Governo Draghi, tutti insieme appassionatamente»
La riflessione dell'onorevole Napoletano
Nelle corti orientali dell'antichità, in particolare presso gli Assiri e, poi, presso i Persiani, era in uso, al cospetto delle divinità e del sovrano, la "proskynesis".
Con questo atto, ci si prostrava in adorazione davanti a chi veniva ritenuto di rango più elevato.
Ebbene, sembra che la proskynesis sia stata recentemente ripristinata, non in Oriente, ma in Italia.
Questa, almeno, è l'impressione che si ricava a giudicare della totale sottomissione delle forze (debolezze) politiche nei confronti di Mario Draghi, presidente del consiglio incaricato.
Quel Draghi liberista, campione delle Banche e della Grande Finanza, fortemente voluto dai Poteri Forti, esageratamente osannato ed orchestrato dalla stampa e dai mass media, dipinto come l'uomo della Provvidenza, l'unto del Signore, colui che risolverà miracolosamente tutti i nostri problemi.
Se Draghi ha un "profilo alto", i politici nostrani sentono di avercelo basso!
Draghi li ascolta, parla poco e quel poco è quanto costoro vogliono sentirsi dire.
L'importante è che gli diano la fiducia in Parlamento, perchè, dopo, la loro resa dovrà essere senza condizioni.
Già adesso non pongono veti e sono disposti a ingoiare qualsiasi boccone, anche il più amaro.
Questi partiti hanno smarrito ogni barlume di coerenza e di dignità, avvalorando la tesi dei tanti, che li giudicano essere tutti uguali, magari Liberi e uguali.
Prima erano l'uno contro l'altro armati o, perlomeno, ce lo facevano credere, sbandierando programmi opposti tra loro.
Ora sono disponibili, spudoratamente, a governare insieme.
Naturalmente, per il bene del Paese!
Così si dice quando si vuole nobilitare una poltrona.
L'ora è grave, c'è la pandemia e l'emergenza giustifica la più oscena delle operazioni politiche.
Il Pd non si farà scrupolo di governare con la Lega e con Forza Italia, che a loro volta accetteranno di buon grado, mentre i 5 Stelle (che andarono per cambiare e furono cambiati) non si schiferanno a governare con Berlusconi il pluripregiudicato, quello delle leggi ad personam.
Renzi sparafucile, il sicario governativo, l'irresponsabile che pensa solo a se stesso, l'inaffidabile per definizione, il più odiato dagli italiani, tornerà nei ranghi e, compiuta la missione sfascista, conterà come il due di briscola (troveranno, comunque, il modo per retribuirlo per i servigi prestati).
Ma è contento lo stesso, perchè la sua quinta colonna nel Pd vorrebbe riportarlo a casa, mentre gli altri, invece di indicarlo al pubblico ludibrio, non hanno esitato a sedersi nuovamente al tavolo con lui.
Nel mentre "Sinistra cercasi disperatamente", i veri vincitori di questa assurda partita, che ci fa rimpiangere la cosiddetta prima Repubblica, sono quei grandi poteri economici, che muovono il cielo e l'altre stelle: volevano il loro campione al Governo e l'otterranno, avendo preparato il terreno per Draghi da molto tempo.
Alla fine, quando prevarrà il ritornello "l'Europa ce lo chiede", il patto di stabilità cesserà di essere sospeso e bisognerà rientrare dall'enorme debito pubblico accumulato, pagherà, come al solito, il popolo e la parte più debole di esso.
Dunque, tutti insieme appassionatamente: auguri!»