Grande dolore per la morte di Gianfranco Chieppa, anima e fondatore della "Casa di Carta" a Trani
Aveva solo 41 anni; la testimonianza dei suoi amici in una struggente lettera
martedì 5 dicembre 2023
16.55
Ci sono vuoti che lasciano vuoti profondi, ci sono assenze che saranno sempre tangibili per quanti, da persone speciali come Gianfranco Chieppa, avevano la possibilità, semplicemente, soprattutto bambini, di una vita più bella e lieta.
Gianfranco Chieppa aveva solo 41 anni e l'intera comunità di Bisceglie, la città in cui viveva, è affranta da questa perdita prematura e vicina alla sua famiglia, sua moglie, sua madre, i suoi cari.
Ma, in quanto tra i fondatori della Cooperativa Casa di Carta di Trani, la famiglia di Gianfranco era evidentemente allargata a tanti ai quali ha regalato la sua energia, la sua gioiosità, la sua capacità di far superare ogni ostacolo con leggerezza e amore.
E sono proprio i suoi amici a inviare questa struggente lettera con la quale lo salutano, raccogliendone i tesori che ha seminato e promettendo di non tradire il meraviglioso progetto realizzato insieme. La pubblichiamo integralmente.
Gianfranco Chieppa aveva solo 41 anni e l'intera comunità di Bisceglie, la città in cui viveva, è affranta da questa perdita prematura e vicina alla sua famiglia, sua moglie, sua madre, i suoi cari.
Ma, in quanto tra i fondatori della Cooperativa Casa di Carta di Trani, la famiglia di Gianfranco era evidentemente allargata a tanti ai quali ha regalato la sua energia, la sua gioiosità, la sua capacità di far superare ogni ostacolo con leggerezza e amore.
E sono proprio i suoi amici a inviare questa struggente lettera con la quale lo salutano, raccogliendone i tesori che ha seminato e promettendo di non tradire il meraviglioso progetto realizzato insieme. La pubblichiamo integralmente.
«Chieppa è stato tra i soci fondatori della Cooperativa "Casa di Carta" di Trani. Da anni impegnato nel sociale, la sua capacità di stare con persone fragili era una dote innata. Si appassionava con i suoi bambini in modo genuino e solare, la sua fisicità era come miele per loro, lo cercavano per ridere correre e giocare. Ognuno di noi ha portato un pezzo di sè nel realizzare questa struttura che oggi chiamiamo semplicemente "Casa". Gianfranco era il più testardo tra tutti noi ma anche il più leggero, sapeva farci emozionare e arrabbiare nello stesso momento. Insieme eravamo imperfetti e per questa ragione ci siamo messi sempre in discussione e più lo facevamo e più miglioravamo».