Green Card, Angelo Consiglio: «Ecco la verità»

Il vicesindaco ricostruisce la vicenda: «Abbiamo rimediato alla negligenza e alla sufficienza amministrativa altrui»

martedì 22 ottobre 2019 8.58
A cura di Vito Troilo
L'amministrazione comunale di Bisceglie contrattacca sulla questione Green Card, molto sentita dai cittadini. «È arrivato il momento, dopo le reiterate calunnie e le bieche strumentalizzazioni subite in questi mesi, di raccontare ai biscegliesi tutta la verità, documenti ufficiali alla mano, affinché ognuno possa farsi la propria idea» è rimarcato in una nota di Palazzo San Domenico a firma del vicesindaco Angelo Consiglio.

La cronistoria, dall'introduzione della Green Card al passaggio alla raccolta porta a porta

«La delibera di giunta n° 317 del 22/10/2014 approvò il disciplinare che stabiliva i premi in denaro e i limiti massimi di conferimento in un anno per i possessori di Green Card. Dopo soli due mesi, però, con la delibera di giunta n° 415 del 31/12/2014, il disciplinare fu già modificato perché si prese atto che i quantitativi di rifiuti intercettati si erano rivelati inferiori alle previsioni. Tra le cause dell'insuccesso si leggono, oltre alla "insufficiente motivazione generata dall'entità del beneficio economico", anche "un'azione informativa che non si è pienamente concretizzata", "la non favorevole ubicazione del centro di raccolta di via Salsello", "la non ottimale programmazione degli orari di conferimento"» è riportato nel documento diffuso dalle fonti dell'amministrazione comunale.

«L'unica cosa sulla quale si intervenne, però, furono i premi in denaro e la massima quantità di rifiuti conferibili annualmente, che subirono un aumento esponenziale, spropositato anche rispetto all'auspicato aumento della percentuale differenziata. Per le utenze domestiche, ad esempio per ogni chilogrammo di carta si passò da una premialità di 5 centesimi a una nuova di 20 centesimi! E le proporzioni sono simili per le altre categorie di rifiuti.

È chiaro che si trattasse di una fase incentivante "straordinaria" e molto onerosa per le casse comunali. L'obiettivo era aumentare le basse percentuali di raccolta differenziata (la media in quel periodo di attestava intorno al 25%), effettuata soltanto attraverso i cassonetti pubblici per strada. L'assurdità è che questa super incentivazione da "straordinaria" si è trasformata in ordinaria ed è rimasta in vigore per anni, persino dopo che, a fine 2016, nelle festività natalizie, ovvero il periodo meno opportuno, senza un adeguato preavviso e un'opportuna comunicazione alla città, si passò al servizio di raccolta porta a porta. Nel cittadino si è così ingenerata confusione e il comune si è trovato a pagare sia il porta a porta, che le onerosissime premialità per chi continuava a conferire alle isole ecologiche. Per gli anni 2015 e 2016, infatti, le risorse impiegate sono state ben 308mila euro a fronte di una percentuale di raccolta differenziata che dal 2014 al 2015 è cresciuta solo del 3.07% (dal 24.03% al 27.1%) e tra il 2015 e il 2016 solo del 2.59% (dal 27.1% al 29.69%). Forse, a fronte di un incremento così scarso, sarebbe stato meglio impiegare quei soldi diversamente, come la realizzazione di altre isole ecologiche. Sta di fatto, che ben presto il sistema è diventato economicamente insostenibile per le casse comunali e per l'aggravio che questo sistema ha sulla Tari».

Gli interventi dell'amministrazione Angarano

«Appena insediati, a luglio 2018, abbiamo affrontato questo problema e, nostro malgrado, abbiamo scoperto che le risorse per le premialità relative al 2017 non fossero state stanziate in bilancio. A quel punto, pur potendo limitarci a scaricare la colpa su chi aveva fatto roboanti promesse per poi lasciare le cambiali, ci siamo comportati da amministratori responsabili stanziando 70mila euro per far fronte al 2017, togliendo risorse da altri settori, perché erano somme che non erano state previste nel calcolo della Tari del 2017. È vero, le premialità spettanti sono state erogate con una riduzione, ma questo è previsto dal regolamento per la disciplina del centro comunale di raccolta, approvato dall'amministrazione uscente con delibera di consiglio comunale n° 101 del 29 settembre 2014, che all'articolo 19 ter recita: "in caso di incapienza del fondo, le premialità saranno ridotte proporzionalmente". Così come sempre l'amministrazione Angarano ha stanziato con la manovra di assestamento di bilancio, altri 280mila euro per le premialità 2018 e 2019. A breve, inoltre, si procederà ai pagamenti relativi al 2018.

Viste quindi le pesantissime cambiali ereditate, abbiamo fatto la cosa più logica: interrompere la fase super incentivante riportando le premialità, per il futuro, ovvero da ottobre 2019 in poi, a un livello più sostenibile, sia concettualmente che economicamente, ovvero quelle stabilite con la delibera di giunta n° 317 del 22/10/2014, peraltro simili a quelle di Ferrara o di Reggio Emilia, città modello in termini di raccolta e conferimento. Non aveva più senso, infatti, incentivare con premialità altissime il conferimento alle isole ecologiche come nel 2014, quando non esisteva il porta a porta».

Un quadro completamente mutato e le responsabilità di predecessori

La situazione è totalmente cambiata, e con essa le necessità. Oggi occorre spingere sul porta a porta, che se effettuato con criterio può far schizzare la raccolta a percentuali altissime. Lo dimostrano i risultati che si stanno conseguendo con la zona sperimentale del quartiere Sant'Andrea, dove tra luglio e agosto scorsi si è raggiunta una percentuale di raccolta differenziata dell'88%! Chi vorrà, in ogni caso, potrà continuare a conferire ai centri di raccolta, ricevendo premialità in denaro.

Alla luce di quanto esposto, supportato dagli atti ufficiali, non è difficile capire con quanta sufficienza e negligenza amministrativa sia stata gestita la vicenda della green card negli anni scorsi, generando un pasticciaccio che non solo si è preferito comodamente scaricare economicamente sui successori, ma del quale, consci dello sfascio lasciato e della difficile risoluzione, si è tentato strumentalmente di accusare chi, invece, ha posto rimedio, lavorando in silenzio e per il bene della città. La cosa peggiore è che la stessa incuria riscontrata nella gestione della green card, l'abbiamo riscontrata in molte altre scelte amministrative del passato» ha concluso il vicesindaco Angelo Consiglio.