Guida Oli d'Italia Gambero Rosso: c'è anche Bisceglie
Il Grand Cru Affiorato del Frantoio Galantino
giovedì 23 marzo 2017
07.00
Anche il Frantoio Galantino di Bisceglie guadagna un posto d'onore tra le aziende pugliesi inserite dal Gambero Rosso nella nuova Guida Oli d'Italia 2017.
L'annuale iniziativa editoriale, realizzata in collaborazione con Unaprol, sarà presentata a Verona il prossimo 10 aprile.
A fare compagnia all'azienda di Bisceglie, premiata per il suo Gran Cru Affiorato (un prodotto a tiratura limitata di 5000 bottiglie numerate, realizzato esclusivamente con le olive della tenuta di famiglia raccolte a Trinitapoli) sono anche tre realtà giovinazzesi, due molfettesi, una di Binetto e ancora frantoi di Canosa, Bitritto, Modugno, Alberobello, Gravina in Puglia e Ugento.
Qualità e diversità (510 le cultivar italiane ormai censite) le parole chiave delle eccellenze encomiate con "Le tre foglie" e "Le due foglie rosse", che rappresentano l'Italia del gusto.
L'imperativo categorico per queste aziende prestigiose, spiegano gli esperti del Gambero Rosso, ora è quello tecnologico, se si desidera davvero «Imporre il prodotto olio extravergine di oliva italiano di qualità sul mercato mondiale delle eccellenze, come già accade in altri settori del made in Italy (alimentare e non)».
Per la Puglia, che da sola produce oltre il 40% dell'extravergine nazionale ma ne imbottiglia appena un quinto, il consiglio vale doppio.
L'annuale iniziativa editoriale, realizzata in collaborazione con Unaprol, sarà presentata a Verona il prossimo 10 aprile.
A fare compagnia all'azienda di Bisceglie, premiata per il suo Gran Cru Affiorato (un prodotto a tiratura limitata di 5000 bottiglie numerate, realizzato esclusivamente con le olive della tenuta di famiglia raccolte a Trinitapoli) sono anche tre realtà giovinazzesi, due molfettesi, una di Binetto e ancora frantoi di Canosa, Bitritto, Modugno, Alberobello, Gravina in Puglia e Ugento.
Qualità e diversità (510 le cultivar italiane ormai censite) le parole chiave delle eccellenze encomiate con "Le tre foglie" e "Le due foglie rosse", che rappresentano l'Italia del gusto.
L'imperativo categorico per queste aziende prestigiose, spiegano gli esperti del Gambero Rosso, ora è quello tecnologico, se si desidera davvero «Imporre il prodotto olio extravergine di oliva italiano di qualità sul mercato mondiale delle eccellenze, come già accade in altri settori del made in Italy (alimentare e non)».
Per la Puglia, che da sola produce oltre il 40% dell'extravergine nazionale ma ne imbottiglia appena un quinto, il consiglio vale doppio.