I liceali ribattono ad Angarano: «Hub aperto solo 9 ore questa settimana»
«Continueremo a protestare fino a quando non avremo tracce di un impegno concreto da parte della sua istituzione nei nostri confronti»
sabato 29 gennaio 2022
8.37
La protesta dei liceali biscegliesi contro la decisione delle autorità di collocare l'hub vaccinale anti-Covid all'interno del tensostatico dell'istituto ha fatto discutere in città. Il Sindaco di Bisceglie Angelantonio Angarano ha fornito alcune puntualizzazioni attraverso una nota apparsa nella tarda serata di venerdì (clic per saperne di più) mentre sia dalla Provincia (proprietaria degli immobili) che dall'Asl Bt non sono giunti commenti, almeno per il momento.
Gli studenti, tramite una successiva replica sui social per mezzo dell'account "Voce al da Vinci", si sono nuovamente rivolti al capo dell'amministrazione comunale, ribadendo quando già sostenuto rispetto al basso numero di ore di apertura del centro vaccinale in questi giorni: «Lei stesso ci ha garantito sarebbero state effettuate tra le 800 e le 1000 vaccinazioni al giorno ma questa settimana l'hub è stato aperto solo 9 ore in totale, e l'affluenza è stata discreta. Rinnoviamo la nostra ovvia concordanza riguardo la predisposizione di un hub vaccinale, essendo coscienti delle necessità della città. Alla luce dei numeri di vaccinazioni effettuate e degli orari ridotti di apertura non ci sembra che per lei sia veramente una necessità, un'urgenza e teniamo a ribadire che, come lei stesso ci ha comunicato, non è stata una scelta di natura logistico-organizzativa ma puramente economica. Ci ha comunicato di come fossero presenti altri spazi ma che, siccome richiedevano un leggero investimento che le istituzioni - in una situazione d'emergenza - non erano disposte a fare (un grande controsenso), sono state scartate e messe in secondo piano di fronte ad una soluzione per voi gratuita che però richiede solo a noi studenti un prezzo da pagare» è quanto dichiarato dai rappresentanti liceali.
«Negli ultimi anni siamo stati sempre considerati l'ultima ruota del carro quando invece dovremmo essere visti come il futuro di questa città e le prime persone su cui investire. Siccome le ragioni di questa scelta per noi non sono valide, non corrispondendo veramente a quelle da lei esposte, continueremo ad esprimere il nostro dissenso e la nostra disapprovazione, finché non avremo tracce di un impegno concreto da parte della sua istituzione nei nostri confronti» hanno concluso, specificando di attendere ulteriori risposte dagli altri soggetti coinvolti, ovvero Provincia e Asl Bt.
Gli studenti, tramite una successiva replica sui social per mezzo dell'account "Voce al da Vinci", si sono nuovamente rivolti al capo dell'amministrazione comunale, ribadendo quando già sostenuto rispetto al basso numero di ore di apertura del centro vaccinale in questi giorni: «Lei stesso ci ha garantito sarebbero state effettuate tra le 800 e le 1000 vaccinazioni al giorno ma questa settimana l'hub è stato aperto solo 9 ore in totale, e l'affluenza è stata discreta. Rinnoviamo la nostra ovvia concordanza riguardo la predisposizione di un hub vaccinale, essendo coscienti delle necessità della città. Alla luce dei numeri di vaccinazioni effettuate e degli orari ridotti di apertura non ci sembra che per lei sia veramente una necessità, un'urgenza e teniamo a ribadire che, come lei stesso ci ha comunicato, non è stata una scelta di natura logistico-organizzativa ma puramente economica. Ci ha comunicato di come fossero presenti altri spazi ma che, siccome richiedevano un leggero investimento che le istituzioni - in una situazione d'emergenza - non erano disposte a fare (un grande controsenso), sono state scartate e messe in secondo piano di fronte ad una soluzione per voi gratuita che però richiede solo a noi studenti un prezzo da pagare» è quanto dichiarato dai rappresentanti liceali.
«Negli ultimi anni siamo stati sempre considerati l'ultima ruota del carro quando invece dovremmo essere visti come il futuro di questa città e le prime persone su cui investire. Siccome le ragioni di questa scelta per noi non sono valide, non corrispondendo veramente a quelle da lei esposte, continueremo ad esprimere il nostro dissenso e la nostra disapprovazione, finché non avremo tracce di un impegno concreto da parte della sua istituzione nei nostri confronti» hanno concluso, specificando di attendere ulteriori risposte dagli altri soggetti coinvolti, ovvero Provincia e Asl Bt.