I Nas sequestrano 110 kg di formaggi in un caseificio biscegliese
I prodotti sono stati trovati privi di etichettature e indicazioni utili a garantirne la tracciabilità
mercoledì 2 novembre 2022
14.21
I Carabinieri del Nucleo antisofisticazioni e sanità di Bari hanno svolto attività ispettive nei settori della produzione e lavorazione di prodotti caseari, carnei, ittici ed esercizi di somministrazione. I controlli si sono svolti nell'ambito di servizi condotti in campo nazionale a seguito dei casi di intossicazione da Listeria connessi con il consumo di alimenti crudi o a ridotta cottura.
Sono stati posti complessivamente sottosequestro 2.572 chilogrammi di alimenti vari per un valore di 109.200 euro mentre 9 titolari di strutture sono stati segnalati alle competenti autorità sanitarie. In totale sono state verbalizzate 13 sanzioni amministrative per un valore di 13.500 euro.
I militari hanno proceduto al sequestro di circa 1.800 chilogrami di carne suina e bovina in un'industria di lavorazione carni di Palo del Colle, di 100 chilogrammi di gamberi rosa in un'azienda ittica di Bari e di 110 kg di formaggi in un caseificio di Bisceglie.
I prodotti sono stati tutti trovati privi di etichettatura e di indicazioni utili a garantirne la tracciabilità, requisito indispensabile previsto dalle normative per documentarne la provenienza in caso di contaminazione.
Nel corso dei controlli, si è proceduto anche al prelievo di campioni di alimenti, che sono stati inviati ai laboratori di Putignano dell'istituto zooprofilattico sperimentale di Puglia e Basilicata.
Sono stati posti complessivamente sottosequestro 2.572 chilogrammi di alimenti vari per un valore di 109.200 euro mentre 9 titolari di strutture sono stati segnalati alle competenti autorità sanitarie. In totale sono state verbalizzate 13 sanzioni amministrative per un valore di 13.500 euro.
I militari hanno proceduto al sequestro di circa 1.800 chilogrami di carne suina e bovina in un'industria di lavorazione carni di Palo del Colle, di 100 chilogrammi di gamberi rosa in un'azienda ittica di Bari e di 110 kg di formaggi in un caseificio di Bisceglie.
I prodotti sono stati tutti trovati privi di etichettatura e di indicazioni utili a garantirne la tracciabilità, requisito indispensabile previsto dalle normative per documentarne la provenienza in caso di contaminazione.
Nel corso dei controlli, si è proceduto anche al prelievo di campioni di alimenti, che sono stati inviati ai laboratori di Putignano dell'istituto zooprofilattico sperimentale di Puglia e Basilicata.