Igiene urbana, Casella preoccupato da sentenza Consiglio di Stato

Nel giorno dell'incontro Città pulita, Tari leggera si discuterà anche della sentenza emessa dal Consiglio di Stato che ha rigettato il ricorso della ditta Ambiente 2.0

giovedì 1 febbraio 2018 12.52
A poche ore dalla sentenza del Consiglio di Stato che ha rigettato il ricorso della ditta Ambiente 2.0, condannandola a fare le valigie da Bisceglie, l'incontro "Città pulita, Tari leggera" in programma l'1 febbraio alle 19:00 nell'auditorium Santa Croce prende una nuova piega e costringe ad affrontare anche nuove situazioni.

Nel corso della serata interverranno Maurizio Parisi del Movimento Rifiuti Zero di Bisceglie ("Rifiuti solidi urbani e la strategia Rifuti Zero"), Francesco Bartucci, geologo del Comitato "Bene Comune – Trani" ("La discarica di Trani e la cava dei veleni, emergenza e inquinamento"), il sindaco di Bitetto, avvocato Fiorenza Pascazio ("Tariffa puntuale, la sperimentazione nel territorio di Bitetto") e il consigliere comunale di Bisceglie Gianni Casella ("La gestione dei rifiuti #nelmodogiusto"). Modera la referente locale del Comitato "No Triv" Marianna Lopopolo.
«L'importanza di tale incontro è evidente in quanto parliamo di pericoli ambientali che inevitabilmente hanno ripercussione sulla salute e sulle tasche dei cittadini», tiene a precisare Gianni Casella.
«La riapertura di discariche va nella direzione opposta di quella strategia Rifiuti Zero proposta dalle opposizioni in consiglio comunale a Bisceglie e mai messa in atto dall'amministrazione. Nostro intento è sensibilizzare la cittadinanza attraverso una campagna di comunicazione e informazione seria, attenta e che si avvale di tecnici del settore. L'obiettivo - aggiunge Casella - è differenziare di più per pagare meno».

«La riapertura della discarica di Trani, voluta da Emiliano attraverso l'Ager (Agenzia Territoriale per la Gestione dei Rifiuti della RegionePuglia), sarebbe un duro colpo alla salute dei cittadini e all'ambiente circostante. Quella ipotesi, inoltre, comprometterebbe i risultati faticosamente ottenuti nella raccolta differenziata e andrebbe contro le indicazioni della strategia Rifiuti Zero a cui tutte e tre le città dell'Aro Bat 1 hanno aderito con delibere dei rispettivi consigli comunali» ha spiegato Parisi (Verdi).