Igiene urbana, il Movimento 5 Stelle: «Siamo alle comiche finali»
Presentata un'interrogazione consiliare
venerdì 15 febbraio 2019
«Siamo alle comiche finali o forse e, purtroppo, all'ennesima puntata della storia infinita del servizio di igiene urbana e di raccolta rifiuti del comune di Bisceglie». È la valutazione secca del Movimento 5 Stelle.
«A fine mese scade l'ulteriore proroga dello stesso servizio in capo al gestore Ambiente 2.0. Gestore illegittimo, come sancito dalla sentenza del Consiglio di Stato dello scorso gennaio 2018 che ha confermato l'annullamento della determinazione della ripartizione ambiente-demanio-patrimonio n° 6 del 2 febbraio 2017, sottoscritta dall'allora giunta Spina, con la quale si disponeva l'aggiudicazione definitiva dell'appalto di servizio al Consorzio Ambiente 2.0.
La Giustizia amministrativa aveva fra l'altro rimesso allo stesso comune la fase di verifica dei requisiti per l'ulteriore scorrimento della graduatoria della gara. Una verifica dei requisiti che è arrivata, per mano della ripartizione amministrativa del comune di Bisceglie, con determinazione n° 34 del 31 gennaio 2019, oltre un anno dopo la pronuncia del Consiglio di Stato. Un ritardo a dir poco imbarazzante. A seguito della ricognizione, anche gli altri partecipanti alla gara sono risultati privi dei requisiti per l'aggiudicazione definitiva del servizio.
E nel vuoto paradossale di trasparenza e di indefinitezza di regole di gestione di quest'appalto, la città da mesi e mesi è in una condizione di evidente degrado ambientale: rifiuti abbandonati, discariche a cielo aperto e roghi nell'agro, deiezioni canine lungo le strade.
Ci si accinge, finalmente, la prossima settimana a discutere del tema in un consiglio comunale monotematico; ma già prima di questa convocazione il Movimento 5 Stelle di Bisceglie, aveva predisposto un'interrogazione a risposta scritta chiedendo all'amministrazione urgenti riscontri sulle vicende che ruotano intorno all'appalto del servizio di igiene urbana e raccolta rifiuti.
Il consigliere comunale Enzo Amendolagine, più volte negli scorsi mesi, ha chiesto a gran voce che l'amministrazione Angarano battesse un colpo sullo stato comatoso dell'igiene urbana cittadina e ha sollevato più volte interrogativi sulla dubbia gestione del servizio.
Alle domande di Amendolagine e alle sue proposte non è mai stata fornita risposta. Il Movimento 5 Stelle ha quindi messo una volta per tutte nero su bianco alcune domande che pretendono formalmente risposta. In particolare, nell'interrogazione consiliare si chiede all'amministrazione: se intenda adottare ulteriori proroghe con ordinanza sindacale e quali siano i presupposti di legge e diritto a supporto della legittimità delle determinazioni di proroga finora adottate e di tale eventuale nuova determinazione; in che modo – dato che non è mai stato sottoscritto dall'amministrazione comunale il contratto esecutivo del servizio rifiuti - il responsabile unico del procedimento e il direttore dell'esecuzione contrattuale abbiano riscontrato eventuali carenze e inadempienze nel servizio erogato dal Consorzio stabile Ambiente 2.0 e se, nei confronti dello stesso Consorzio, siano state comminate penali per eventuali carenze e inadempienze; quale indirizzo politico l'amministrazione intenda adottare in merito al servizio di igiene pubblica e in particolare se, in che tempi e con quali modalità l'amministrazione intenda avviare le procedure per giungere ad una nuova gara per l'affidamento del servizio.
Ci aspettiamo che l'amministrazione Angarano risponda in modo esaustivo a queste domande nel corso del prossimo consiglio comunale, anche in virtù delle ripercussioni che, vista la situazione, potrebbero esserci sui posti di lavoro degli operatori del settore».
«A fine mese scade l'ulteriore proroga dello stesso servizio in capo al gestore Ambiente 2.0. Gestore illegittimo, come sancito dalla sentenza del Consiglio di Stato dello scorso gennaio 2018 che ha confermato l'annullamento della determinazione della ripartizione ambiente-demanio-patrimonio n° 6 del 2 febbraio 2017, sottoscritta dall'allora giunta Spina, con la quale si disponeva l'aggiudicazione definitiva dell'appalto di servizio al Consorzio Ambiente 2.0.
La Giustizia amministrativa aveva fra l'altro rimesso allo stesso comune la fase di verifica dei requisiti per l'ulteriore scorrimento della graduatoria della gara. Una verifica dei requisiti che è arrivata, per mano della ripartizione amministrativa del comune di Bisceglie, con determinazione n° 34 del 31 gennaio 2019, oltre un anno dopo la pronuncia del Consiglio di Stato. Un ritardo a dir poco imbarazzante. A seguito della ricognizione, anche gli altri partecipanti alla gara sono risultati privi dei requisiti per l'aggiudicazione definitiva del servizio.
E nel vuoto paradossale di trasparenza e di indefinitezza di regole di gestione di quest'appalto, la città da mesi e mesi è in una condizione di evidente degrado ambientale: rifiuti abbandonati, discariche a cielo aperto e roghi nell'agro, deiezioni canine lungo le strade.
Ci si accinge, finalmente, la prossima settimana a discutere del tema in un consiglio comunale monotematico; ma già prima di questa convocazione il Movimento 5 Stelle di Bisceglie, aveva predisposto un'interrogazione a risposta scritta chiedendo all'amministrazione urgenti riscontri sulle vicende che ruotano intorno all'appalto del servizio di igiene urbana e raccolta rifiuti.
Il consigliere comunale Enzo Amendolagine, più volte negli scorsi mesi, ha chiesto a gran voce che l'amministrazione Angarano battesse un colpo sullo stato comatoso dell'igiene urbana cittadina e ha sollevato più volte interrogativi sulla dubbia gestione del servizio.
Alle domande di Amendolagine e alle sue proposte non è mai stata fornita risposta. Il Movimento 5 Stelle ha quindi messo una volta per tutte nero su bianco alcune domande che pretendono formalmente risposta. In particolare, nell'interrogazione consiliare si chiede all'amministrazione: se intenda adottare ulteriori proroghe con ordinanza sindacale e quali siano i presupposti di legge e diritto a supporto della legittimità delle determinazioni di proroga finora adottate e di tale eventuale nuova determinazione; in che modo – dato che non è mai stato sottoscritto dall'amministrazione comunale il contratto esecutivo del servizio rifiuti - il responsabile unico del procedimento e il direttore dell'esecuzione contrattuale abbiano riscontrato eventuali carenze e inadempienze nel servizio erogato dal Consorzio stabile Ambiente 2.0 e se, nei confronti dello stesso Consorzio, siano state comminate penali per eventuali carenze e inadempienze; quale indirizzo politico l'amministrazione intenda adottare in merito al servizio di igiene pubblica e in particolare se, in che tempi e con quali modalità l'amministrazione intenda avviare le procedure per giungere ad una nuova gara per l'affidamento del servizio.
Ci aspettiamo che l'amministrazione Angarano risponda in modo esaustivo a queste domande nel corso del prossimo consiglio comunale, anche in virtù delle ripercussioni che, vista la situazione, potrebbero esserci sui posti di lavoro degli operatori del settore».