Igiene urbana, la Sangalli vince il ricorso al Tar: nuovo gestore all'orizzonte?
Rigettata invece la richiesta di Camassa: il Tar conferma che il comune di Bisceglie ha fatto bene a rescindere il contratto
sabato 29 luglio 2017
0.06
Attesa pronuncia del Tar, sul doppio ricorso di CamassAmbiente e Sangalli in relazione all'appalto per il servizio igiene urbana a Bisceglie.
Ad annunciare l'esito dei ricorsi è stato il sindaco Francesco Spina nel corso del consiglio comunale del 28 luglio.
Sul caso Camassa, il Tar ancora una volta ha dato ragione al Comune di Bisceglie, che aveva fatto ricorso al recesso in autotutela del contratto a seguito di provvedimento interdittivo antimafia adottato dal prefetto in data 13 dicembre 2016.
«Nella fattispecie in esame il provvedimento di recesso – ha spiegato il giudice del Tribunale Amministrativo Regionale - si configura come atto vincolato e consequenziale, sottratto ad ogni profilo di discrezionalità essendo provvedimento discendente direttamente dalla intervenuta interdittiva nonché da specifiche e cogenti diposizioni normative di carattere imperativo».
Quanto al ricorso della ditta Sangalli Giancarlo & C. srl, terza classificata nella gara d'appalto, l'esito, per il comune di Bisceglie non è altrettanto positivo.
La ditta aveva chiesto l'annullamento, previa sospensione, di tutti gli atti inerenti l'aggiudicazione definitiva del servizio al consorzio Ambiente 2.0, avendo il comune autorizzato, nel corso della gara, il subentro nel consorzio di una nuova ditta (Energeticambiente srl ad Aineri Ambiente srl) con un "provvedimento, di estremi e data non conosciuti".
Il ricorso di Sangalli è stato accolto dal Tar: Ambiente 2.0 potrebbe dover presto fare le valigie e lasciare Bisceglie, per far spazio all'impresa di MOnza che gestisce il servizio igiene affidataria del servizio di igiene urbana di Andria.
Ad annunciare l'esito dei ricorsi è stato il sindaco Francesco Spina nel corso del consiglio comunale del 28 luglio.
Sul caso Camassa, il Tar ancora una volta ha dato ragione al Comune di Bisceglie, che aveva fatto ricorso al recesso in autotutela del contratto a seguito di provvedimento interdittivo antimafia adottato dal prefetto in data 13 dicembre 2016.
«Nella fattispecie in esame il provvedimento di recesso – ha spiegato il giudice del Tribunale Amministrativo Regionale - si configura come atto vincolato e consequenziale, sottratto ad ogni profilo di discrezionalità essendo provvedimento discendente direttamente dalla intervenuta interdittiva nonché da specifiche e cogenti diposizioni normative di carattere imperativo».
Quanto al ricorso della ditta Sangalli Giancarlo & C. srl, terza classificata nella gara d'appalto, l'esito, per il comune di Bisceglie non è altrettanto positivo.
La ditta aveva chiesto l'annullamento, previa sospensione, di tutti gli atti inerenti l'aggiudicazione definitiva del servizio al consorzio Ambiente 2.0, avendo il comune autorizzato, nel corso della gara, il subentro nel consorzio di una nuova ditta (Energeticambiente srl ad Aineri Ambiente srl) con un "provvedimento, di estremi e data non conosciuti".
Il ricorso di Sangalli è stato accolto dal Tar: Ambiente 2.0 potrebbe dover presto fare le valigie e lasciare Bisceglie, per far spazio all'impresa di MOnza che gestisce il servizio igiene affidataria del servizio di igiene urbana di Andria.