Igiene urbana, Spina: «Lacrime di coccodrillo o sceneggiata?»

Duro attacco ad Angarano: «Si accorge del servizio sovrapagato dopo quasi tre anni, 16 proroghe e proprio in scadenza di contratto?»

venerdì 13 novembre 2020 9.41
L'ex Sindaco di Bisceglie Francesco Spina, pienamente ristabilito dopo aver contratto il Covid, è tornato all'attività politica. Il suo ultimo intervento riguarda l'igiene urbana. Il consigliere comunale di opposizione ha inteso far notare alcune «piccole differenze» rispetto a quello che avveniva durante le sue amministrazioni.

«Le gare si facevano immediatamente e non dopo 16 proroghe contrattuali adottate spesso con ordinanza sindacale, come ha fatto Angarano, tra l'altro sempre nei confronti dello stesso gestore. Ai bandi indetti nel periodo in cui sono stato Sindaco partecipavano sempre molte imprese in concorso tra loro, e non una sola ditta con l'1% di ribasso, com'è avvenuto con la gara vinta dall'attuale gestore, in pratica lo stesso delle 16 proroghe precedenti, il cui bando fu approvato in consiglio comunale a tarda notte, senza l'opposizione, che aveva abbandonato l'aula consiliare» ha fatto notare Spina.

«Nel caso di Camassambiente le contestazioni per i mancati investimenti furono effettuate all'inizio del rapporto contrattuale appena risultarono scaduti i termini previsti per gli investimenti, e non alla fine del rapporto contrattuale come sta avvenendo con Energetikambiente (i due anni dall'esecuzione anticipata del contratto stanno per scadere ormai).
La rescissione per Camassambiente fu obbligata, comunque, dal provvedimento della Prefettura di carattere interdittivo che solo dopo tanto tempo fu annullato dal Consiglio di Stato» ha ricordato.

«Il servizio è notevolmente peggiorato e costa molto di più rispetto al passato, basta guardare le cartelle Tari di acconto (i conguagli arriveranno nel 2021) che sono state inviate ai cittadini e le previsioni di bilancio 2021 e 2022 secondo cui ci saranno aumenti complessivi per un milione di euro all'anno del costo del servizio» ha osservato.

«Nei costi di gran lunga inferiori delle amministrazioni precedenti, peraltro, erano ricompresi gli importi della Green card che venivano rimborsati dal gestore e che oggi non ci sono più, nonché i costi di 10 interventi gratuiti di bonifica e manutentivi sempre gratuiti a carico dell'azienda, che doveva contrattualmente realizzare a sue spese un'altra isola ecologica e gestire le isole mobili che si usavano precedentemente e oggi sono state sostituite da ingombranti, antiestetici e inutili maxi bidoni messi sulle isole pedonali della città» ha evidenziato l'esponente di minoranza.

«Insomma, paragoni col passato, conti alla mano e giudice la matematica, non sembra opportuno farli per questa amministrazione. Piuttosto, dopo le denunce e la trasmissione più volte dei verbali del consiglio comunale alla Procura da parte delle opposizioni, Angarano non si era accorto già due anni fa di quello che noi dicevamo? Perché continuava a sostenere che tutto andava bene, anzi meglio del passato? Oggi, dopo tre anni, quanto è costato ai biscegliesi questo disservizio che lui si accorge solo ora di aver sovrapagato senza aver operato tempestivamente attraverso i rimedi rescissori ? A fine contratto, si tratta di lacrime di coccodrillo o di una sceneggiata?» ha concluso Francesco Spina.