Il biscegliese Francesco Rana confermato nel consiglio di amministrazione dell'Università di Bari
Sarà in carica anche per il triennio 2019-2021
sabato 16 marzo 2019
10.57
Prestigiosa riconferma per Francesco Rana.
Il 41enne biscegliese, già vicecapo di gabinetto della funzione pubblica e dirigente dell'unità per la semplificazione e la qualità della regolazione per la presidenza del consiglio dei ministri e il ministero della Pubblica Amministrazione, farà ancora parte del consiglio d'amministrazione dell'Università degli Studi "Aldo Moro" di Bari anche per il triennio 2019-2021.
L'organo sarà composto dal Rettore Antonio Felice Uricchio, dai professori Pierfrancesco Dellino, Paolo Stefani e Acheropita Lepera, Francesco Silecchia, dagli studenti Enrico Filotico e Roberto Vitacolonna e dal dottor Bruno Carapella, secondo componente esterno oltre a Francesco Rana.
Il biscegliese è, fra l'altro, componente supplente della Commissione nazionale italiana per l'UNESCO, membro del consiglio direttivo dell'Ente italiano di normazione - Uni, oltre che Cavaliere dell'Ordine al merito (dal 2013) e Ufficiale dell'Ordine al merito (dal 2017) della Repubblica Italiana.
Il 41enne biscegliese, già vicecapo di gabinetto della funzione pubblica e dirigente dell'unità per la semplificazione e la qualità della regolazione per la presidenza del consiglio dei ministri e il ministero della Pubblica Amministrazione, farà ancora parte del consiglio d'amministrazione dell'Università degli Studi "Aldo Moro" di Bari anche per il triennio 2019-2021.
L'organo sarà composto dal Rettore Antonio Felice Uricchio, dai professori Pierfrancesco Dellino, Paolo Stefani e Acheropita Lepera, Francesco Silecchia, dagli studenti Enrico Filotico e Roberto Vitacolonna e dal dottor Bruno Carapella, secondo componente esterno oltre a Francesco Rana.
Il biscegliese è, fra l'altro, componente supplente della Commissione nazionale italiana per l'UNESCO, membro del consiglio direttivo dell'Ente italiano di normazione - Uni, oltre che Cavaliere dell'Ordine al merito (dal 2013) e Ufficiale dell'Ordine al merito (dal 2017) della Repubblica Italiana.