Il Comune di Bisceglie acquisisce il Monastero San Luigi, diventerà urban center per giovani
Il Sindaco Angarano «Uno degli edifici storici e culturali più belli e prestigiosi della nostra Città, rafforziamo la creazione di un polo culturale che renda vivo e pulsante il nostro centro storico»
venerdì 14 giugno 2024
15.50
Una giornata storica. Ieri, giovedì 13 giugno, il Comune di Bisceglie ha ufficialmente acquisito, con procedura di esproprio, il Monastero San Luigi, uno dei beni architettonici di interesse storico-culturale di maggiore pregio nell'intero territorio cittadino, già sottoposto alla tutela della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio BAT e Foggia.
L'immobile, di proprietà delle Monache Clarisse, ubicato in via Frisari, nel centro storico, era attualmente inutilizzato avendo le Suore trasferito la loro residenza presso la Casa della Missione di via Imbriani. Il Comune, così, non si è fatto sfuggire l'opportunità di entrarne in possesso mediante dichiarazione di pubblica utilità ed esproprio, per trasformarlo, con opportuni interventi di riqualificazione, in urban center di comunità, casa delle arti e della musica, luogo aggregativo e culturale a disposizione dei giovani e delle associazioni, fucina di creatività e talento.
Il tutto rientra nel finanziamento PNRR di due milioni di euro del Ministero dell'Interno ottenuto dall'Amministrazione Angarano nell'ambito di progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale. L'intervento è compreso nella programmazione triennale dei lavori pubblici 2022/2024 ed è inserito nella relazione generale del Piano Urbanistico Generale adottato nel 2023.
«Entriamo in possesso di uno degli edifici storici e culturali più belli e prestigiosi della nostra Città per renderlo uno luogo a disposizione dei giovani, al servizio della Città per la promozione delle arti», ha commentato il sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano, dopo aver assistito, insieme all'Assessore alla cultura Emilia Tota, all'acquisizione ufficiale formalizzata presso lo studio notarile Acquaviva. «Un luogo dove assecondare la vocazione musicale della Città, promuovere la cultura in tutte le sue forme, coltivare i talenti dei nostri giovani, favorire l'aggregazione e l'inclusione sociale. Continua l'arricchimento del patrimonio storico-culturale del Comune. Insieme alla nuova biblioteca nel monastero di Santa Croce che presto aprirà i battenti, al teatro Garibaldi ove sono in fase di ultimazione di lavori, al castello svevo-angioino, a palazzo Tupputi, al museo diocesano e alle tante gemme del nostro centro storico, continuiamo a sostenere e rafforzare la creazione di un vero e proprio polo culturale nella nostra Città vecchia, affinché, di concerto con le tante manifestazioni culturali che ivi già si svolgono, possa sempre più animarsi ed essere cuore pulsante di socialità, vita e arte»
L'immobile, di proprietà delle Monache Clarisse, ubicato in via Frisari, nel centro storico, era attualmente inutilizzato avendo le Suore trasferito la loro residenza presso la Casa della Missione di via Imbriani. Il Comune, così, non si è fatto sfuggire l'opportunità di entrarne in possesso mediante dichiarazione di pubblica utilità ed esproprio, per trasformarlo, con opportuni interventi di riqualificazione, in urban center di comunità, casa delle arti e della musica, luogo aggregativo e culturale a disposizione dei giovani e delle associazioni, fucina di creatività e talento.
Il tutto rientra nel finanziamento PNRR di due milioni di euro del Ministero dell'Interno ottenuto dall'Amministrazione Angarano nell'ambito di progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale. L'intervento è compreso nella programmazione triennale dei lavori pubblici 2022/2024 ed è inserito nella relazione generale del Piano Urbanistico Generale adottato nel 2023.
«Entriamo in possesso di uno degli edifici storici e culturali più belli e prestigiosi della nostra Città per renderlo uno luogo a disposizione dei giovani, al servizio della Città per la promozione delle arti», ha commentato il sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano, dopo aver assistito, insieme all'Assessore alla cultura Emilia Tota, all'acquisizione ufficiale formalizzata presso lo studio notarile Acquaviva. «Un luogo dove assecondare la vocazione musicale della Città, promuovere la cultura in tutte le sue forme, coltivare i talenti dei nostri giovani, favorire l'aggregazione e l'inclusione sociale. Continua l'arricchimento del patrimonio storico-culturale del Comune. Insieme alla nuova biblioteca nel monastero di Santa Croce che presto aprirà i battenti, al teatro Garibaldi ove sono in fase di ultimazione di lavori, al castello svevo-angioino, a palazzo Tupputi, al museo diocesano e alle tante gemme del nostro centro storico, continuiamo a sostenere e rafforzare la creazione di un vero e proprio polo culturale nella nostra Città vecchia, affinché, di concerto con le tante manifestazioni culturali che ivi già si svolgono, possa sempre più animarsi ed essere cuore pulsante di socialità, vita e arte»