Il consigliere Luigi Di Tullio lascia la delega ai servizi cimiteriali
Nella sua relazione gli interventi svolti e le criticità ancora da superare
domenica 25 giugno 2017
21.52
Luigi Di Tullio ha rimesso nelle mani del sindaco Francesco Spina la delega ai servizi cimiteriali ricevuta con atto monocratico il 7 dicembre 2015. Decorsi i sei mesi dal termine del mandato, secondo quanto previsto dallo statuto comunale, l'esponente di maggioranza ha ritenuto doveroso relazionare pubblicamente sul lavoro svolto, segnalando nel contempo le precarietà esistenti all'interno del cimitero e le priorità necessarie per risolvere i problemi evidenziati.
«La giunta, lo scorso 6 giugno, ha deciso di adottare una parte, sia pure modesta, delle misure che ho indicato, quale l'estumulazione delle salme per decorrenza novantennale delle concessioni perpetue rilasciate prima del 1917 e fino al 1918, pari a 327 loculi» ha spiegato Di Tullio.
«Un primo piccolo passo rispetto alla possibilità di estumulare almeno un altro migliaio di salme, per concessioni già scadute, che potrebbero consentire la sistemazione di tante altre salme a deposito ed al comune di fare cassa per eventuali costruzione di altri loculi.
Per avere sempre sotto controllo la situazione ho proposto al sindaco d'istituire l'anagrafe dei defunti mediante informatizzazione dei servizi cimiteriali. Sarebbe opportuno procedere subito a un censimento di tutte le concessioni di loculi scadute per poter tempestivamente assegnare i loculi alle salme depositate presso cappelle o loculi concessi da altri cittadini, senza aggravio di costi.
Ho chiesto al sindaco di procedere all'adeguamento dell'attuale Regolamento di polizia mortuaria alla legge nazionale vigente, nonché alla Legge regionale n° 34 del 15/12/2008, che sarà all'ordine del giorno del prossimo consiglio comunale.
Non ho mancato di richiamare l'attenzione dell'amministrazione sulla inderogabile esigenza di procedere all'eliminazione delle barriere architettoniche ancora presenti all'interno dell'area cimiteriale, al fine di permettere alle persone disabili di accedere nelle zone di loculi sovrastanti.
Ho evidenziato l'improcrastinabilità d'interventi di manutenzione di tipo edilizio, posto che in alcune zone si sta verificando la caduta di calcinacci, oltre alla presenza di crepe che possono determinare un pericolo per i visitatori. Ho constatato che nella costruzione delle nuove cappelle cimiteriali è mancato un piano armonico e uniforme dato che le altezze delle stesse sono diverse fra loro. Si rende necessario provvedere al più presto alla bitumazione degli spazi che intercorrono tra le stesse cappelle per una più agevole mobilità delle persone anziane o disabili.
Un ultimo cenno l'ho riservato alle tombe perpetue di valore storico ed artistico che andrebbero meglio tutelate e preservate».
«La giunta, lo scorso 6 giugno, ha deciso di adottare una parte, sia pure modesta, delle misure che ho indicato, quale l'estumulazione delle salme per decorrenza novantennale delle concessioni perpetue rilasciate prima del 1917 e fino al 1918, pari a 327 loculi» ha spiegato Di Tullio.
«Un primo piccolo passo rispetto alla possibilità di estumulare almeno un altro migliaio di salme, per concessioni già scadute, che potrebbero consentire la sistemazione di tante altre salme a deposito ed al comune di fare cassa per eventuali costruzione di altri loculi.
Per avere sempre sotto controllo la situazione ho proposto al sindaco d'istituire l'anagrafe dei defunti mediante informatizzazione dei servizi cimiteriali. Sarebbe opportuno procedere subito a un censimento di tutte le concessioni di loculi scadute per poter tempestivamente assegnare i loculi alle salme depositate presso cappelle o loculi concessi da altri cittadini, senza aggravio di costi.
Ho chiesto al sindaco di procedere all'adeguamento dell'attuale Regolamento di polizia mortuaria alla legge nazionale vigente, nonché alla Legge regionale n° 34 del 15/12/2008, che sarà all'ordine del giorno del prossimo consiglio comunale.
Non ho mancato di richiamare l'attenzione dell'amministrazione sulla inderogabile esigenza di procedere all'eliminazione delle barriere architettoniche ancora presenti all'interno dell'area cimiteriale, al fine di permettere alle persone disabili di accedere nelle zone di loculi sovrastanti.
Ho evidenziato l'improcrastinabilità d'interventi di manutenzione di tipo edilizio, posto che in alcune zone si sta verificando la caduta di calcinacci, oltre alla presenza di crepe che possono determinare un pericolo per i visitatori. Ho constatato che nella costruzione delle nuove cappelle cimiteriali è mancato un piano armonico e uniforme dato che le altezze delle stesse sono diverse fra loro. Si rende necessario provvedere al più presto alla bitumazione degli spazi che intercorrono tra le stesse cappelle per una più agevole mobilità delle persone anziane o disabili.
Un ultimo cenno l'ho riservato alle tombe perpetue di valore storico ed artistico che andrebbero meglio tutelate e preservate».