Il genio di Mauro Giuliani protagonista del concerto di Natale della prima casa-museo della Memoria di Puglia
Nella chiesa di Sant'Adoeno grande spettacolo di Lovro Peretić e Lucija Stilinovic
sabato 23 dicembre 2017
10.45
Catapultare gli ascoltatori nella brillante realtà della Napoli ottocentesca: esperimento riuscito per Casa Museo Mauro Giuliani, che con il concerto di Natale del 22 dicembre presso la chiesa di Sant'Adoeno, ha omaggiato i biscegliesi con un dono natalizio per tenere allenate al bello le orecchie, ma anche l'ingresso, per prima in Puglia, nella rete delle case della memoria.
Ha onorato, grazie all'impegno sempre più riconosciuto del discendente e presidente Nicola Giuliani, soprattutto la memoria storica, rievocando i gran concerti che proprio Mauro Giuliani, il compositore e virtuoso chitarrista biscegliese di cui si è impegnata a tener vivo il ricordo, teneva nelle feste, chiamato a corte o nelle case di signori e reali per animare con la sua maestria i più raffinati ricevimenti dei potenti.
Ha onorato, grazie all'impegno sempre più riconosciuto del discendente e presidente Nicola Giuliani, soprattutto la memoria storica, rievocando i gran concerti che proprio Mauro Giuliani, il compositore e virtuoso chitarrista biscegliese di cui si è impegnata a tener vivo il ricordo, teneva nelle feste, chiamato a corte o nelle case di signori e reali per animare con la sua maestria i più raffinati ricevimenti dei potenti.
È bastata poco più di un'ora di musica per far trasparire alle orecchie di tutti la genialità dell' artista di origini biscegliesi Mauro Giuliani: studente di chitarra a Barletta (prese lezioni di chitarra francese e violoncello con il maestro napoletano Gaetano Lucci), il musicista non solo fu riconosciuto in tutto il mondo per il suo virtuosismo nello studio dello strumento, ma ebbe modo di conoscere grazie ai suoi numerosi viaggi tra le più famose corti europee musicisti di grandissimo spessore musicale, quali Haydn, Hummel, Bethooven e Paganini. Influenza dei quali interessa molte sue opere: è spettato al chitarrista Lovro Peretić e alla flautista Lucija Stilinovic il compito di dimostrarlo, tramite l'esecuzione di due capovalori del musicista, la Gran sonata eroica opera 150 e il Gran duo concertante opera 85.
L'utilizzo di chitarra e flauto per i propri duetti costituisce un tipico elemento della musica giuliana, che ha reso l'artista uno degli musicisti più rivoluzionari del suo periodo. Particolare la scelta del luogo del concerto: Sant'Adoeno conserva ancora oggi il certificato di battesimo del compositore biscegliese, avendo il compositore trascorso gran parte dei suoi primi anni a Bisceglie. I due artisti hanno anche eseguito una variazione su un tema de 'i Capuleti e i Montecchi' di Bellini, scritta dal musicista serbo Ivan Padovec.
L'utilizzo di chitarra e flauto per i propri duetti costituisce un tipico elemento della musica giuliana, che ha reso l'artista uno degli musicisti più rivoluzionari del suo periodo. Particolare la scelta del luogo del concerto: Sant'Adoeno conserva ancora oggi il certificato di battesimo del compositore biscegliese, avendo il compositore trascorso gran parte dei suoi primi anni a Bisceglie. I due artisti hanno anche eseguito una variazione su un tema de 'i Capuleti e i Montecchi' di Bellini, scritta dal musicista serbo Ivan Padovec.