Il Giardino Botanico oggetto di studio per alcuni studenti di architettura
L’obiettivo dell’esame realizzare un progetto di riqualificazione delle aree limitrofe al giardino per incrementare il verde urbano
sabato 13 aprile 2024
13.29
Il giardino Botanico Veneziani diventa oggetto di studio al Politecnico di Bari per alcuni studenti di architettura biscegliesi. A Giulio l'Erario, Monica l'Erario, Gilberto Mastrapasqua e Marilena Lamonaca va infatti il merito di aver attribuito valore (e quindi interesse) accademico ad un luogo che Bisceglie continua a sottovalutare. Nel contesto della disciplina di architettura del paesaggio, con docente la prof.ssa Giulia Anna Linda Neglia, la consegna assegnata agli studenti consisteva nel realizzare in gruppo un progetto di riqualificazione delle aree limitrofe al Giardino, mettendole in connessione con quest' ultimo, per migliorare la qualità urbana.
«Il Giardino Botanico Veneziani, a cui siamo molto affezionati, ci è stato assegnato in base ad un elenco che riportava altre aree verdi di Bisceglie, tra cui anche Piazza Vittorio Emanuele - ha spiegato Gilberto -. In realtà non è la prima volta che sperimentiamo questo tipo di approccio tecnico e poi pragmatico alla nostra città: in precedenza ci siamo occupati di un progetto di rivalutazione della zona di Ripalta».
Molte le fasi del lavoro, che è ancora in corso: partendo dalla realizzazione di un rilievo del giardino, che tenesse conto delle misure, delle essenze arboree presenti ed anche dell'aspetto storico del posto, si giunge alla realizzazione della planimetria onnicomprensiva. Solo in un secondo momento, con tutti questi strumenti alla mano, si potrà avviare la progettazione.
«Lavorare per questo progetto ci ha permesso di entrare ancora più in connessione con un posto che ci appartiene di già ma che ora guardiamo con sguardo più critico e attivo. Ricordo le estati passate a studiare qui, o anche le serate in buona compagnia - ha raccontato Giulio -. Guardare il giardino e studiarlo nei minimi particolari è allo stesso tempo familiare e nuovo: centimetro per centimetro scopro la ricchezza di un posto dall'inestimabile valore». Necessaria per portare a termine l'assegno didattico, la collaborazione di Mosquito, l'associazione di promozione sociale che attualmente si prende cura del giardino, che da subito si è resa disponibile con le aperture.
«Sarebbe bello che Bisceglie rivalutasse il Giardino Botanico Veneziani: non tutte le città hanno un orto botanico e averlo a pochi passi dal centro è un'enorme risorsa. Come persone giovani ci sentiamo portatrici di idee e schemi mentali profondamente diversi da quelli che incontriamo confrontandoci con professionisti più adulti e sarebbe interessante, anche a Bisceglie, proporre concorsi di idee per tecnici e non, dove le nostre opinioni possano essere ascoltate ed eventualmente utilizzate per la realizzazione di nuovi spazi verdi - ha aggiunto Monica-. Noi e le nostre idee ci siamo, sta a chi ne ha la possibilità darci spazi e modi per presentare le nostre proposte».
«Il Giardino Botanico Veneziani, a cui siamo molto affezionati, ci è stato assegnato in base ad un elenco che riportava altre aree verdi di Bisceglie, tra cui anche Piazza Vittorio Emanuele - ha spiegato Gilberto -. In realtà non è la prima volta che sperimentiamo questo tipo di approccio tecnico e poi pragmatico alla nostra città: in precedenza ci siamo occupati di un progetto di rivalutazione della zona di Ripalta».
Molte le fasi del lavoro, che è ancora in corso: partendo dalla realizzazione di un rilievo del giardino, che tenesse conto delle misure, delle essenze arboree presenti ed anche dell'aspetto storico del posto, si giunge alla realizzazione della planimetria onnicomprensiva. Solo in un secondo momento, con tutti questi strumenti alla mano, si potrà avviare la progettazione.
«Lavorare per questo progetto ci ha permesso di entrare ancora più in connessione con un posto che ci appartiene di già ma che ora guardiamo con sguardo più critico e attivo. Ricordo le estati passate a studiare qui, o anche le serate in buona compagnia - ha raccontato Giulio -. Guardare il giardino e studiarlo nei minimi particolari è allo stesso tempo familiare e nuovo: centimetro per centimetro scopro la ricchezza di un posto dall'inestimabile valore». Necessaria per portare a termine l'assegno didattico, la collaborazione di Mosquito, l'associazione di promozione sociale che attualmente si prende cura del giardino, che da subito si è resa disponibile con le aperture.
«Sarebbe bello che Bisceglie rivalutasse il Giardino Botanico Veneziani: non tutte le città hanno un orto botanico e averlo a pochi passi dal centro è un'enorme risorsa. Come persone giovani ci sentiamo portatrici di idee e schemi mentali profondamente diversi da quelli che incontriamo confrontandoci con professionisti più adulti e sarebbe interessante, anche a Bisceglie, proporre concorsi di idee per tecnici e non, dove le nostre opinioni possano essere ascoltate ed eventualmente utilizzate per la realizzazione di nuovi spazi verdi - ha aggiunto Monica-. Noi e le nostre idee ci siamo, sta a chi ne ha la possibilità darci spazi e modi per presentare le nostre proposte».