Il giardino vicino, ecco il progetto con cui l'orto botanico sarà riqualificato con l'aiuto dei migranti
Vincitore del bando Orizzonti Solidali della fondazione Megamark partirà nei prossimi giorni
martedì 7 novembre 2017
18.07
Partirà nei prossimi giorni, per concludersi all'inizio dellì'estetate. "Il giardino vivino", il progetto dell'associazione di promozione sociale Mosquito che ha recentemente vinto il bando Orizzonti Solidali della fondazione Megamark, è pronto a partire.
Presentato in una conferenza stampa a palazzo di città il 6 novembre, mette insieme integrazione sociale e rigenerazione urbana.
Obiettivo: il recupero sostenibile degli spazi verdi del giardino botanico Santonio Veneziani attraverso pratiche di integrazione sociale.
Nell'iniziativa saranno coinvolti 25 giovani migranti richiedenti asilo dei due centri di accoglienza di Bisceglie, partner del progetto.
Due gli step dell'iniziativa: uno teorico per la formazione dei ragazzi (lezioni di italiano presso gli spazi del teatro comunale con i volontari del progetto sQuola Garibaldi e lezioni di social gardening e manutenzione del verde pubblico "in campo" a cura di TL Piante); l'altro pratico, con tirocini di rigenerazione urbana nell'orto.
L'evento si concluderà in estate, con una festa per la presentazione delle aiuole realizzate e la premiazione dei protagonisti.
«Il progetto non ci restituirà il giardino nella sua interezza - spiega Marzia Papagni, presidente di Mosquito - ma ci aiuterà a tenerlo aperto. In primavera cercheremo altre opportunità per finanziare la riqualificazione di quello che resta del giardino con un'azione di crowdfunding e partecipando ad altri bandi. Lo faremo perché crediamo in questo luogo: abbiamo oggi la possibilità di creare un piccolo centro scientifico di specie botaniche e di renderlo unico, facendo dell'integrazione una occasione per ricreare una identità comunitaria basata su logiche solidali e di cooperazione».
Presentato in una conferenza stampa a palazzo di città il 6 novembre, mette insieme integrazione sociale e rigenerazione urbana.
Obiettivo: il recupero sostenibile degli spazi verdi del giardino botanico Santonio Veneziani attraverso pratiche di integrazione sociale.
Nell'iniziativa saranno coinvolti 25 giovani migranti richiedenti asilo dei due centri di accoglienza di Bisceglie, partner del progetto.
Due gli step dell'iniziativa: uno teorico per la formazione dei ragazzi (lezioni di italiano presso gli spazi del teatro comunale con i volontari del progetto sQuola Garibaldi e lezioni di social gardening e manutenzione del verde pubblico "in campo" a cura di TL Piante); l'altro pratico, con tirocini di rigenerazione urbana nell'orto.
L'evento si concluderà in estate, con una festa per la presentazione delle aiuole realizzate e la premiazione dei protagonisti.
«Il progetto non ci restituirà il giardino nella sua interezza - spiega Marzia Papagni, presidente di Mosquito - ma ci aiuterà a tenerlo aperto. In primavera cercheremo altre opportunità per finanziare la riqualificazione di quello che resta del giardino con un'azione di crowdfunding e partecipando ad altri bandi. Lo faremo perché crediamo in questo luogo: abbiamo oggi la possibilità di creare un piccolo centro scientifico di specie botaniche e di renderlo unico, facendo dell'integrazione una occasione per ricreare una identità comunitaria basata su logiche solidali e di cooperazione».