Il ministro Francesco Boccia incontra i leader delle "Sardine"

L'esponente biscegliese del governo: «Ho dato la mia disponibilità al confronto anche sui territori»

giovedì 13 febbraio 2020 21.22
Il ministro per gli affari regionali e le autonomie Francesco Boccia ha incontrato i rappresentanti del movimento delle "Sardine" nella mattinata di mercoledì 12 febbraio.

«Oltre due ore e mezzo di confronto sui principi di autonomia, sussidiarietà e unità nazionale. Le differenze tra le regioni a Statuto ordinario e le regioni a Statuto speciale e quanto siano cambiate le prassi e gli spazi legislativi dal 2001 in poi, anche attraverso le sentenze della Corte Costituzionale» ha commentato l'esponente biscegliese del governo Conte-bis.

«Quest'anno le regioni a statuto ordinario compiono 50 anni ed è un dovere proiettarsi nei prossimi 50 indicando una rotta. I rappresentanti delle "Sardine" hanno posto quesiti e temi rilevanti con la chiarezza e la semplicità di una forza civica e sociale. Dalla lotta alle diseguaglianze, all'impegno per le aree interne e le aree di montagna a rischio spopolamento. Dalla perequazione infrastrutturale alla perequazione dei servizi passando per una moderna stagione di responsabilità amministrative dei livelli più vicini ai cittadini» ha aggiunto.

«Il disegno di legge quadro esposto oggi impone il rispetto di tutti gli articoli della costituzione correlati al 116. Dal 114 al 119 avendo come stella polare l'articolo 3 che impone allo Stato di rimuovere ogni ostacolo di ordine economico e sociale. Il disegno di Legge quadro è una cintura di sicurezza al Paese che obbliga in sede di intesa istituzionale il rispetto di tutta la Costituzione. Su questi principi il parlamento presto avvierà un confronto sulla proposta del governo e sarà particolarmente utile ottenere in sede di audizioni parlamentari il contributo di tutte le parti sociali che hanno partecipato alla concertazione e di movimenti civici come le "Sardine" che hanno arricchito il confronto con le loro domande. Ho dato la mia disponibilità al confronto anche sui territori: partiamo dalla Calabria» ha concluso Francesco Boccia.