Il palio della Quercia, le protagoniste: Costantinopoli
«Per noi si tratta di un'edizione diversa per via della nuova regola introdotta che ci riguarda. Ma cercheremo di dare il massimo come negli anni scorsi»
mercoledì 7 agosto 2024
10.07
Manca poco al Palio della Quercia. L'appuntamento è fissato a venerdì 9 agosto. Sergio de Feudis, capitano della squadra di Costantinopoli ha raccontato a BisceglieViva come si stanno preparando alla gara. Il quartiere, tinto di color papaya, vanta il primo posto dal 2016 al 2023 initerrottamente.
Come sono andate le passate edizioni del Palio e qual è il vostro motto?
L'impegno e il sacrificio di tutti i componenti della squadra, anno per anno, sono stati ricompensati dai risultati ottenuti. Non per caso o per fortuna ci siamo riconfermati per 6 edizioni consecutive, ma ciò che è accaduto è stato solo la conseguenza naturale di un gran lavoro di squadra sotto ogni profilo: allenamento, spirito di sacrificio, disponibilità, serietà e senso di appartenenza alla nostra parrocchia Santa Maria di Costantinopoli, nonostante il susseguirsi di tre parroci diversi nella nostra comunità.
Quest'anno per noi è un'edizione completamente differente dalle precedenti per via della nuova regola introdotta per la prima volta, valida solo per la nostra squadra. Infatti il nuovo regolamento ci impone la sostituzione del 50% dei partecipanti della nostra squadra che hanno già gareggiato nell'edizione del 2023, costringendoci quindi a tenere fuori rosa amici che avrebbero voluto continuare a dare il loro prezioso contributo alla nostra squadra parrocchiale. In virtù di questa limitazione, abbiamo scelto come motto "There is no tomorrow", in quanto abbiamo deciso di non pensare ad eventuali turn over in prospettiva del 2025.
Come avete formato la vostra squadra per questa edizione del Palio della Quercia?
Lo spirito con cui creiamo la squadra ogni anno è basato sulla disponibilità di ogni parrocchiano, dal più piccolo al più grande, nel contribuire alla buona riuscita della staffetta, dell'addobbo e del tifo.
Durante la preparazione, i partecipanti sperimentano l'esperienza di conoscersi meglio, accettare i propri limiti e impegnarsi per superarli. Tutta la comunità si mobilita per vivere questo momento di festa interparrocchiale.
In caso di vittoria, anche quest'anno vogliamo dedicare il trionfo al ricordo di Mauro Monopoli, un giovane della nostra parrocchia che ha sofferto tutta la vita per problemi di disabilità e la cui famiglia ci ha motivato durante l'anno in uno scambio vicendevole di preghiere e sostegno morale.
Anche quest'anno abbiamo costruito un team all'altezza delle nostre aspettative, tenendo conto delle restrizioni suddette e delle difficoltà organizzative nel dover gestire il tutto dall'Albania, in quanto nelle ultime due settimane precedenti il Palio, 13 giovani della parrocchia sono stati impegnati nel campo-lavoro diocesano a Mamurras. In questa edizione, per la prima volta dopo 6 anni, la coppia storica dei fratelli Belsito non sarà presente, ma ci sarà una sorpresa. La novità di quest'anno è la presenza di papà Vito Massimo Caprioli insieme alla sua piccola figlioletta Paola. Volti nuovi ci saranno nella nostra squadra per soddisfare le richieste delle fasce d'età e delle categorie: oltre alla presenza dei veterani del Palio, tra cui giovani e adulti della parrocchia, la nostra squadra si è arricchita della bella presenza di 5 donne che hanno reso più avvincente l'atmosfera degli allenamenti e dei preparatevi.
Qual è la prova sportiva in cui pensate di essere al top? E in quale sentite di perdere terreno rispetto alle altre squadre?
Anche quest'anno abbiamo creato una squadra che abbia ogni partecipante nel ruolo più adatto alle proprie caratteristiche e sia nel ruolo più funzionale all'organicità della squadra.
Ci sentiamo particolarmente al top nelle due prove dei sacchi viste le doti inaspettate dei nostri 2 piccoli sacchisti, ma oltre a loro 2 abbiamo in serbo altre 2 belle sorprese.
Pensiamo invece di perdere terreno rispetto alle altre squadre nelle prove dello pneumatico e del domen, però non si sa mai.
Cosa ne pensate delle novità sul percorso che cambia zona?
Abbiamo timore che qualcuno possa scivolare o prendersi delle storte sul percorso sconnesso del centro storico e avremmo preferito correre sull'asfalto intorno al palazzuolo ma come sempre ci adattiamo alle novità.
La cosa che più vi piace del palio e che non deve assolutamente mancare? E quale quartiere pensate possa vincere la gara?
Non deve mai mancare il drappellone, che quest'anno si è superato in bellezza. Inoltre non dovrebbe mai mancare la parata prepalio e lo spirito di festa tra le parrocchie che si incontrano e vivono insieme una esperienza di sport e condivisione.
Stiamo facendo il possibile per riconfermarci campioni, dando il meglio di noi nella preparazione alle prove. Tuttavia non abbiamo paura di perdere perché diamo onore e valore al merito e qualora sarà un'altra parrocchia a trionfare, noi saremo lì ad applaudire.
Cosa state preparando per l'addobbo del quartiere?
Gli animatori dell'oratorio rimasti a Bisceglie, con l'aiuto del nostro parroco e degli adulti della parrocchia, stanno allestendo il parco, il campetto e il viale della parrocchia con una particolare dedica ai 3 santi patroni della nostra città Mauro, Sergio e Pantaleone.
Cosa avete in serbo per provare a vincere il premio "Anime Ardenti"?
Ciò che abbiamo più a cuore per il nostro tifo è organizzare dei cori sportivi e rispettosi che diano sempre coraggio ai corridori e che svolgano davvero il ruolo di 18esimo partecipante in strada dall'inizio fino alla fine e anche oltre. Uno dei nostri storici cori è preso in prestito dalla liturgia: "La nostra festa non deve finire, non deve finire e non finirà, perché la festa siamo noi che camminiamo verso Te!".
Un ringraziamento speciale va al caro amico Nicola Sasso.
Ci auguriamo che vinca la fraternità e trionfi la pace tra di noi e nel mondo intero.
Per questo preghiamo!
Come sono andate le passate edizioni del Palio e qual è il vostro motto?
L'impegno e il sacrificio di tutti i componenti della squadra, anno per anno, sono stati ricompensati dai risultati ottenuti. Non per caso o per fortuna ci siamo riconfermati per 6 edizioni consecutive, ma ciò che è accaduto è stato solo la conseguenza naturale di un gran lavoro di squadra sotto ogni profilo: allenamento, spirito di sacrificio, disponibilità, serietà e senso di appartenenza alla nostra parrocchia Santa Maria di Costantinopoli, nonostante il susseguirsi di tre parroci diversi nella nostra comunità.
Quest'anno per noi è un'edizione completamente differente dalle precedenti per via della nuova regola introdotta per la prima volta, valida solo per la nostra squadra. Infatti il nuovo regolamento ci impone la sostituzione del 50% dei partecipanti della nostra squadra che hanno già gareggiato nell'edizione del 2023, costringendoci quindi a tenere fuori rosa amici che avrebbero voluto continuare a dare il loro prezioso contributo alla nostra squadra parrocchiale. In virtù di questa limitazione, abbiamo scelto come motto "There is no tomorrow", in quanto abbiamo deciso di non pensare ad eventuali turn over in prospettiva del 2025.
Come avete formato la vostra squadra per questa edizione del Palio della Quercia?
Lo spirito con cui creiamo la squadra ogni anno è basato sulla disponibilità di ogni parrocchiano, dal più piccolo al più grande, nel contribuire alla buona riuscita della staffetta, dell'addobbo e del tifo.
Durante la preparazione, i partecipanti sperimentano l'esperienza di conoscersi meglio, accettare i propri limiti e impegnarsi per superarli. Tutta la comunità si mobilita per vivere questo momento di festa interparrocchiale.
In caso di vittoria, anche quest'anno vogliamo dedicare il trionfo al ricordo di Mauro Monopoli, un giovane della nostra parrocchia che ha sofferto tutta la vita per problemi di disabilità e la cui famiglia ci ha motivato durante l'anno in uno scambio vicendevole di preghiere e sostegno morale.
Anche quest'anno abbiamo costruito un team all'altezza delle nostre aspettative, tenendo conto delle restrizioni suddette e delle difficoltà organizzative nel dover gestire il tutto dall'Albania, in quanto nelle ultime due settimane precedenti il Palio, 13 giovani della parrocchia sono stati impegnati nel campo-lavoro diocesano a Mamurras. In questa edizione, per la prima volta dopo 6 anni, la coppia storica dei fratelli Belsito non sarà presente, ma ci sarà una sorpresa. La novità di quest'anno è la presenza di papà Vito Massimo Caprioli insieme alla sua piccola figlioletta Paola. Volti nuovi ci saranno nella nostra squadra per soddisfare le richieste delle fasce d'età e delle categorie: oltre alla presenza dei veterani del Palio, tra cui giovani e adulti della parrocchia, la nostra squadra si è arricchita della bella presenza di 5 donne che hanno reso più avvincente l'atmosfera degli allenamenti e dei preparatevi.
Qual è la prova sportiva in cui pensate di essere al top? E in quale sentite di perdere terreno rispetto alle altre squadre?
Anche quest'anno abbiamo creato una squadra che abbia ogni partecipante nel ruolo più adatto alle proprie caratteristiche e sia nel ruolo più funzionale all'organicità della squadra.
Ci sentiamo particolarmente al top nelle due prove dei sacchi viste le doti inaspettate dei nostri 2 piccoli sacchisti, ma oltre a loro 2 abbiamo in serbo altre 2 belle sorprese.
Pensiamo invece di perdere terreno rispetto alle altre squadre nelle prove dello pneumatico e del domen, però non si sa mai.
Cosa ne pensate delle novità sul percorso che cambia zona?
Abbiamo timore che qualcuno possa scivolare o prendersi delle storte sul percorso sconnesso del centro storico e avremmo preferito correre sull'asfalto intorno al palazzuolo ma come sempre ci adattiamo alle novità.
La cosa che più vi piace del palio e che non deve assolutamente mancare? E quale quartiere pensate possa vincere la gara?
Non deve mai mancare il drappellone, che quest'anno si è superato in bellezza. Inoltre non dovrebbe mai mancare la parata prepalio e lo spirito di festa tra le parrocchie che si incontrano e vivono insieme una esperienza di sport e condivisione.
Stiamo facendo il possibile per riconfermarci campioni, dando il meglio di noi nella preparazione alle prove. Tuttavia non abbiamo paura di perdere perché diamo onore e valore al merito e qualora sarà un'altra parrocchia a trionfare, noi saremo lì ad applaudire.
Cosa state preparando per l'addobbo del quartiere?
Gli animatori dell'oratorio rimasti a Bisceglie, con l'aiuto del nostro parroco e degli adulti della parrocchia, stanno allestendo il parco, il campetto e il viale della parrocchia con una particolare dedica ai 3 santi patroni della nostra città Mauro, Sergio e Pantaleone.
Cosa avete in serbo per provare a vincere il premio "Anime Ardenti"?
Ciò che abbiamo più a cuore per il nostro tifo è organizzare dei cori sportivi e rispettosi che diano sempre coraggio ai corridori e che svolgano davvero il ruolo di 18esimo partecipante in strada dall'inizio fino alla fine e anche oltre. Uno dei nostri storici cori è preso in prestito dalla liturgia: "La nostra festa non deve finire, non deve finire e non finirà, perché la festa siamo noi che camminiamo verso Te!".
Un ringraziamento speciale va al caro amico Nicola Sasso.
Ci auguriamo che vinca la fraternità e trionfi la pace tra di noi e nel mondo intero.
Per questo preghiamo!