Il Popolo della Famiglia insiste sul reddito di maternità
«Proponiamo l'attivazione a livello comunale»
martedì 15 febbraio 2022
La pubblicazione, nei giorni scorsi, di un dossier riguardante la denatalità su tutto il territorio nazionale dal quale è emerso come la Bat detenga il triste primato di provincia in cui è sceso in maniera più rilevante il numero di bambini nati nell'ultimo anno (clic per saperne di più) ha causato forte preoccupazione tra gli attivisti del circolo di Bisceglie de "Il popolo della famiglia".
«Nel 2020 i nuovi nati in Italia sono stati circa 405mila. Un numero che indica il disagio delle famiglie ad aprirsi alla generazione. Tra i diversi motivi sociali ed economici non bisogna mai dimenticare il dato sugli aborti. La relazione ministeriale 2020 indica un numero di aborti accertati di circa 91mila (73207 chirurgici e 17799 farmacologici con RU-486)» ha sottolineato il segretario cittadino Nicola Quatela. «Secondo le statistiche sarebbero stati venduti oltre 548 mila farmaci da banco quali EllaOne (259644 pillole) che produce sia effetti contraccettivi che effetti abortivi e Norlevo-RU486 (288498 pillole) che è abortiva quando ha un effetto "antinidarorio"» ha aggiunto.
Francesco Mastrapasqua, coordinatore del circolo, ha rimarcato: «È necessario comprendere che la famiglia è il fulcro attorno al quale dobbiamo costruire le politiche per il welfare e per il bene comune. Noi riteniamo che il sostegno alle famiglie passi anche attraverso le politiche comunali, così come abbiamo proposto nel convegno pubblico dello scorso 28 novembre denominato "Famiglia in Comune"».
Angelo Di Liddo, presidente de "Il popolo della famiglia - Bisceglie" ha aggiunto: «Proponiamo di attivare il "Reddito di maternità" comunale. Si tratta di un emolumento periodico per ogni famiglia che, regolarmente sposata, ha dei figli a carico, compresi quelli nel grembo della mamma. Questo riconoscimento economico può essere modulato anche in base all'Isee familiare. Così, con un colpo solo, si consolida la famiglia e si affronta il problema tragico del tasso di natalità».
«Nel 2020 i nuovi nati in Italia sono stati circa 405mila. Un numero che indica il disagio delle famiglie ad aprirsi alla generazione. Tra i diversi motivi sociali ed economici non bisogna mai dimenticare il dato sugli aborti. La relazione ministeriale 2020 indica un numero di aborti accertati di circa 91mila (73207 chirurgici e 17799 farmacologici con RU-486)» ha sottolineato il segretario cittadino Nicola Quatela. «Secondo le statistiche sarebbero stati venduti oltre 548 mila farmaci da banco quali EllaOne (259644 pillole) che produce sia effetti contraccettivi che effetti abortivi e Norlevo-RU486 (288498 pillole) che è abortiva quando ha un effetto "antinidarorio"» ha aggiunto.
Francesco Mastrapasqua, coordinatore del circolo, ha rimarcato: «È necessario comprendere che la famiglia è il fulcro attorno al quale dobbiamo costruire le politiche per il welfare e per il bene comune. Noi riteniamo che il sostegno alle famiglie passi anche attraverso le politiche comunali, così come abbiamo proposto nel convegno pubblico dello scorso 28 novembre denominato "Famiglia in Comune"».
Angelo Di Liddo, presidente de "Il popolo della famiglia - Bisceglie" ha aggiunto: «Proponiamo di attivare il "Reddito di maternità" comunale. Si tratta di un emolumento periodico per ogni famiglia che, regolarmente sposata, ha dei figli a carico, compresi quelli nel grembo della mamma. Questo riconoscimento economico può essere modulato anche in base all'Isee familiare. Così, con un colpo solo, si consolida la famiglia e si affronta il problema tragico del tasso di natalità».