Il riconoscimento "Rosa Camuna" a Pasquale Padovano, sopravvissuto al disastro di Linate

Il presidente Roberto Maroni ha consegnato all'ex operaio di origini biscegliesi la menzione speciale

mercoledì 31 maggio 2017 12.27
A cura di Graziana Ciccolella
C'è anche il nome di Pasquale Padovano fra i 47 premiati con la "Rosa Camuna" a Milano. Oltre a Ermanno Olmi, al calciatore Gigi Riva, ai superstiti di Auschwitz, il massimo riconoscimento della regione Lombardia è spettato anche all'uomo di origini biscegliesi, unico sopravvisuto al disastro di Linate. L'8 ottobre 2001 un aereo di linea scandinavo della Sas stava partendo per Copenaghen quando un Cessna privato, entrato erroneamente nella pista di decollo principale dell'areoporto milanese, gli tagliò la strada facendolo impattare contro l'edificio di smistamento bagagli dove lavorava Padovano. I suoi 4 colleghi presenti sul posto, così come i 104 passeggeri dell'aereo di linea e i 4 del Cessna morirono nello schianto. Salvo per miracolo, Pasquale Padovano ha subito più di 100 interventi chirurgici per rimuovere l'epidermide carbonizzata, per staccare dita, mani, braccia fuse nell'addome. Nonostante le gravi ferite fisiche e psicologiche, l'ex operaio è sempre presente a tutte le manifestazioni sulla sicurezza sul lavoro dove con coraggio e forza racconta la sua storia, le operazioni, i dolori e le umiliazioni subite da chi, non conoscendo il suo dramma e vedendolo in giro "conciato come un mostro", dice Pasquale, si lascia andare a commenti non proprio simpatici. La sua tenacia la deve soprattutto alla fede in Dio, ai medici che lo hanno salvato e al sostegno delle istituzioni, che non lo hanno mai abbandonato.