Il sindaco Angarano sull'ospedale: «La conferma dell'Asl e della regione ha posto fine alla vicenda»

Il primo cittadino: «Sarebbe opportuno classificarlo di primo livello»

giovedì 3 ottobre 2019
In merito alla conferma della regione Puglia e dell'Asl Bt che il punto nascita dell'ospedale "Vittorio Emanuele II" di Bisceglie resterà aperto, il sindaco Angelantonio Angarano ha dichiarato in una nota: «La conferma ha posto fine su una vicenda che aveva preoccupato molto tutta la nostra comunità e ci ha visto uniti e compatti nel difendere il diritto alla salute del nostro territorio, come dimostrano le migliaia di firme che abbiamo raccolto in pochi giorni».

«Come ribadito nell'audizione in Commissione sanità della regione Puglia a luglio scorso, il punto nascita dell'ospedale di Bisceglie non serve solo alla nostra città ma è riferimento per una popolazione di circa 200mila utenti che comprende anche Trani, Molfetta, Giovinazzo e Terlizzi. Come abbiamo sempre rimarcato, aveva fatto registrare un trend in crescita e oltre 500 parti all'anno, parametri che rendevano giusta la prosecuzione dell'attività» ha aggiunto il primo cittadino.

«La conferma dell'attivazione di due servizi fondamentali quali l'endocrinologia e la pneumologia, l'imminente attivazione della geriatria e i prossimi lavori al pronto soccorso, annunciati dalla Asl Bt, sono un ulteriore tassello che potenzia il nosocomio. Ringraziamo la regione e la Asl Bt per l'attenzione al territorio e alle istanze provenute da esso. In sinergia col comitato cittadino per la difesa dell'ospedale, continueremo a tenere costantemente alta l'attenzione sul "Vittorio Emanuele II" che, ribadiamo, sarebbe opportuno classificare nosocomio di primo livello al fine di garantire i livelli essenziali di assistenza non solo una città ma in considerazione di un bacino d'utenza ampio e popoloso. Così come, per lo stesso obiettivo, rimarchiamo l'opportunità che riprenda l'iter per la realizzazione dell'ospedale del nord barese» ha concluso Angarano.