«Il turismo è in ginocchio, a queste condizioni non si può riaprire»

L'intervento dell'agente di viaggio Enzo Rubini

sabato 16 maggio 2020
«A queste condizioni non si può riaprire: Il turismo è in ginocchio! L'Italia è in (s)vendita, sembra un piano per farla fallire». Riflessione amara, quella di Enzo Rubini, amministratore unico dell'agenzia Enzo viaggi & servizi di Bisceglie, anche alla luce delle ultime notizie inerenti il blocco degli spostamenti da Germania e Austria verso l'Italia.

«La mia azienda non riapre!
Oramai è questa la volontà che iniziano ad esprimere con grande forza tutti quegli imprenditori turistici che, con senso di responsabilità, fino ad oggi hanno cercato soluzioni possibili per andare avanti e per dare futuro ai propri dipendenti e ad un comparto strategico per l'economia della nazione» ha aggiunto.

«Oggi, per via del silenzio delle Istituzioni, la rassegnazione degli stessi imprenditori ha preso il sopravvento su tutta la positività che, fino all'ultimo, hanno cercato di mantenere alta.
Caro Governo, dove sono le "regole certe e condivise" che servono alle imprese per ripartire? Dove sono gli aiuti annunciati? Cosa si pensa di ottenere con l'iniquità di un "bonus vacanze" sotto forma di credito d'imposta? È questa la tanto annunciata "potenza di fuoco"?

E ancora, può mai esistere un settore turistico senza agenzie viaggi e tour operator?
Può mai esistere un settore turistico senza alberghi e strutture ricettive, compagnie di trasporto, ristoratori e guide turistiche?

Caro Governo, hai idea di quanto valga il turismo in termini di posti di lavoro, punti sul Pil e contributi versati?
Qui occorre un' iniezione di liquidità immediata, servono risorse a fondo perduto, coerentemente con quanto fatto da diversi Stati europei, in favore di un settore che altrimenti non ha possibilità di rialzarsi.

Siamo ben consci che i problemi e le situazioni sul tavolo in seguito all'emergenza Covid-19 siano molte e delicate, ma noi ci sentiamo abbandonati dal Governo e vittime della sua incompetenza nel settore.
Ad oggi e a queste condizioni, le aziende turistiche non possono aprire.
Il nostro auspicio è quello che il mondo del turismo riparta, grazie soprattutto alla forza degli imprenditori del settore, ma il Governo non può abbandonarci a noi stessi.
Ce la faremo? Sì, ma solo con le Istituzioni al nostro fianco».