Il vescovo D'Ascenzo e le Caritas di Bisceglie, cronaca di un incontro breve ma intenso

Serenità, dolcezza, semplicità e determinazione, le impressioni che i volontari hanno ricevuto dalla visita

giovedì 8 febbraio 2018
Alle 16:32 è sceso dall'auto blu davanti alla chiesa dei Cappuccini , messa a disposizione dal Comune di Bisceglie, Monsignor Leonardo D'Ascenzo, nuovo arcivescovo della nostra Diocesi, per incontrare i tanti volontari della Caritas che lì ha la sua sede: e la puntualità è stata ben apprezzata dai tanti biscegliesi accorsi ad accoglierlo già dalle 16, in una città dove qualsiasi iniziativa (politica, culturale, teatrale e persino le messe in alcune parrocchie) iniziano sempre col "quarto d'ora e più" di ritardo.
Un primo benvenuto è stato dato da don Franco Lorusso, dal vicesindaco Vittorio Fata e dal dottor Sergio Ruggeri, coordinatore cittadino della Caritas; poi tra due ali di volontari che lo salutavano con un applauso, l'arcivescovo è entrato in Chiesa dove ha sostato per alcuni minuti in silenzioso raccoglimento.
Don Franco, regalando al nuovo Pastore un accurato testo sulla Chiesa di S. Michele, ha illustrato i restauri che hanno ridato vita alla bellezza della chiesa; poi è iniziata la visita alla struttura, passando per il bellissimo chiostro, e, accedendo attraverso l'ampia scalinata, al piano superiore: qui l'Arcivescovo ha potuto visitare le stanze arredate dove sono accolte persone che vivono situazioni emergenziali: attualmente sono solo due gli uomini ospitati nella struttura poiché non è ancora possibile organizzarla in maniera diversa.
E' stata visitata la grande cucina ed il salone-refettorio, poi, scesi al piano terra, anche il giardino confinante col campo sportivo, anch'esso appartenente al monastero dei Cappuccini.
Qui ha incontrato i boy scout Agesci che collaborano in varie occasioni con le Caritas parrocchiali, ed i coristi specializzati in canti gregoriani che si esercitano nella struttura, i quali si sono offerti per eventuali iniziative.
Infine l'arcivescovo è entrato nel salone gremito da volontari e volontarie in larga maggioranza e, come ha sottolineato don Franco Lorusso, erano presenti volontari della prima e dell'ultima ora.
Ruggeri ha illustrato i vari servizi che le Caritas offrono: distribuzione di vestiario e di viveri, centro di ascolto, il Progetto "RecuperiAmoci", il sostegno agli scolari in difficoltà e il nuovo rivolto agli studenti della scuola media grazie all'apporto di alcuni insegnanti in pensione, il servizio docce. Non va dimenticata l'animazione delle messe nel carcere maschile e femminile, oltre all'ascolto ed alla preparazione ai sacramenti. Per ogni servizio c'è un responsabile, ma le Caritas delle 12 parrocchie in cui sono presenti, si accordano tra loro e lavorano all'unisono anche con incontri mensili di programmazione.
Ruggeri ha ringraziato l'arcivescovo per aver voluto incontrare in primis le Caritas: è stato per tutti un segnale importante di riconoscimento del lavoro che la Chiesa svolge a favore degli ultimi e/o di chi ha bisogno.
Monsignor D'Ascenzo, bravo ascoltatore per tutta la visita, attento ed incuriosito dalla magnificenza della struttura su cui ha posto puntuali domande, nel suo brevissimo intervento ha sottolineato i due aspetti che lo avevano colpito; primo: la presenza numerosa dei vari operatori, espressione della ricchezza umana e cristiana e della sensibilità della popolazione biscegliese; secondo: la capacità delle varie Caritas di operare insieme e di creare un forte legame tra loro e con quanti si aiutano. «Volersi bene è fondamentale e di grande importanza accanto alla distribuzione di beni materiali di cui si ha bisogno: è la testimonianza di chi esprime nei confronti degli ultimi il cuore della Chiesa, cioè l'essere servizio. L'impegno e l'opera dei tanti volontari ha una finalità decisiva: esprimere e far conoscere il "cuore" della cristianità, non gli aspetti marginali».

A chi gridava "voce" poiché le parole di S. E. non arrivavano in fondo al salone (parlava senza microfono), l'arcivescovo ha detto con un dolce sorriso che la voce è uno dei suoi elementi di fragilità. Infine ha ringraziato per il servizio svolto e per quello che i volontari fanno: "Vedervi insieme è un piacere e fa stare bene" .
Dopo queste parole ha concluso la visita alla struttura nei locali dove si svolge la distribuzione dei prodotti freschi da parte dei volontari di RecuperiAmoci ed ha ascoltato da Rufina Di Modugno come è nato il Progetto.

L'incontro, seppure breve, ha lasciato un segno positivo in tutti i volontari presenti che hanno sentito il nuovo Pastore della Diocesi in comunione col loro operato anche solo per il fatto che la visita alla Caritas è stata la prima della serie di incontri della giornata del 4 febbraio.
Serenità, dolcezza, semplicità e determinazione, le impressioni che i volontari hanno ricevuto dall'incontro. Tutti, comunque, si sono rafforzati nella loro azione di solidarietà nei confronti delle fasce più deboli della popolazione biscegliese.
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