Il vicesindaco sulla rotatoria di via Giovanni Bovio: «Tanto rumore per nulla»
Angelo Consiglio: «Cerchiamo di non penalizzare i privati ma al tempo stesso di far rispettare le regole»
martedì 6 agosto 2019
8.24
Il vicesindaco di Bisceglie Angelo Consiglio, che detiene anche la delega assessorile alla viabilità e alla Polizia Locale, è intervenuto a proposito della vicenda della rotatoria realizzata - a sue spese - dall'imprenditore Giuseppe Di Luzio in via Giovanni Bovio, nel tratto adiacente l'ingresso di un supermercato.
«Come al solito si grida allo scandalo, si fomentano polemiche e si tenta di avvelenare i pozzi senza neanche essere informati su quello di cui si parla. Un atteggiamento che non dovrebbe attenere ad un consigliere comunale, che avrebbe quanto meno il dovere di informarsi prima di emettere giudizi» ha affermato il componente della giunta, senza però specificare l'identità dell'esponente tirato in causa.
«La questione della rotatoria di via Bovio è molto semplice: il progetto, proposto da privati e approvato dal comune con delibera di giunta n° 406 del 2017, non è stato rispettato in fase di allestimento. I manufatti metallici installati erano di dimensioni notevolmente maggiori rispetto a quanto previsto dal progetto» ha spiegato Consiglio.
«È una differenza netta. Il salvadanaio, per esempio, era alto 2.80 metri, a differenza di quanto illustrato nel progetto (1.10 metri). I manufatti sono stati rimossi su indicazione degli uffici, che hanno compiuto il loro dovere. Il privato è stato ricevuto in comune e insieme si sta convenendo di installare quelle opere in altre zone, se possibile anche nelle immediate vicinanze della rotatoria, senza che però costituiscano pericolo» ha aggiunto.
Il vicesindaco ha escluso qualsiasi tesi di "clima persecutorio" nei confronti dell'imprenditore: «L'amministrazione, in un clima collaborativo, sta cercando di garantire la possibilità di non penalizzare i privati nel rispetto delle regole. Fa specie, invece, che qualcuno faccia confusione tra rispetto delle regole e questioni di gusto estetico solo per continuare la campagna contro l'amministrazione» ha concluso.
«Come al solito si grida allo scandalo, si fomentano polemiche e si tenta di avvelenare i pozzi senza neanche essere informati su quello di cui si parla. Un atteggiamento che non dovrebbe attenere ad un consigliere comunale, che avrebbe quanto meno il dovere di informarsi prima di emettere giudizi» ha affermato il componente della giunta, senza però specificare l'identità dell'esponente tirato in causa.
«La questione della rotatoria di via Bovio è molto semplice: il progetto, proposto da privati e approvato dal comune con delibera di giunta n° 406 del 2017, non è stato rispettato in fase di allestimento. I manufatti metallici installati erano di dimensioni notevolmente maggiori rispetto a quanto previsto dal progetto» ha spiegato Consiglio.
«È una differenza netta. Il salvadanaio, per esempio, era alto 2.80 metri, a differenza di quanto illustrato nel progetto (1.10 metri). I manufatti sono stati rimossi su indicazione degli uffici, che hanno compiuto il loro dovere. Il privato è stato ricevuto in comune e insieme si sta convenendo di installare quelle opere in altre zone, se possibile anche nelle immediate vicinanze della rotatoria, senza che però costituiscano pericolo» ha aggiunto.
Il vicesindaco ha escluso qualsiasi tesi di "clima persecutorio" nei confronti dell'imprenditore: «L'amministrazione, in un clima collaborativo, sta cercando di garantire la possibilità di non penalizzare i privati nel rispetto delle regole. Fa specie, invece, che qualcuno faccia confusione tra rispetto delle regole e questioni di gusto estetico solo per continuare la campagna contro l'amministrazione» ha concluso.