Il Vittorio Emanuele II tra i nove ospedali pugliesi promossi dal Ministero della Salute
Il Programma Nazionale Esiti 2017 utilizza 165 indicatori per misurare la qualità delle performances ospedaliere
sabato 25 marzo 2017
12.03
Secondo il Ministero della Salute, il Vittorio Emanuele II di Bisceglie è tra i nove migliori ospedali della Puglia.
Anche se i dati ufficiali non sono ancora stati diffusi, figura tra i nove "promossi" sui ventinove ospedali ancora aperti in Puglia. Oltre al plesso di Bisceglie, nella white list figurano anche il Policlinico di Bari, Il San Paolo di Bari, l'oncologico di Bari, il De Bellis di Castellana, i nosocomi di Putignano, San Severo, Lucera e Scorrano.
Il sistema di valutazione degli esiti viene messo in atto su tutto il territorio nazionale da Agenas (Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali) su richiesta del Ministero della Salute. Il PNE fornisce valutazioni comparative di efficacia, sicurezza, efficienza e qualità delle cure prodotte nell'ambito del servizio sanitario.
Lo scopo del PNE è quello di fornire "strumenti di valutazione a supporto di programmi di auditing clinico e organizzativo finalizzati al miglioramento dell'efficacia e dell'equità nel Sistema Sanitario Nazionale".
La valutazione avviene attraverso un complesso processo in cui si analizzano circa 165 indicatori divisi tra esito/processo, volumi di attività e indicatori di ospedalizzazione. Tra i vari criteri utilizzati possiamo trovare ad esempio la percentuale di parti cesarei effettuati, la percentuale di pazienti operati entro 48 ore per frattura del femore o del collo, più genericamente vari tassi di mortalità legati a patologie gravi come infarto del miocardio, ictus ischemico, tumore del polmone, dello stomaco o della mammella.
La Segreteria Provinciale BAT del Sindacato Fials guidata da Angelo Somma e Sergio Di Liddo esprime soddisfazione per questo risultato, comlimentandosi in primo luogo con il direttore medico del presidio ospedaliero dott. Andrea Sinigaglia, ormai da mesi impegnato assieme alla direzione strategica aziendale nella riconversione del plesso di Trani e nel potenziamento del plesso di Bisceglie.
Un plauso, i sindacalisti, lo fanno acneh a tutti gli altri operatori sanitari del presidio di Bisceglie e degli altri presidi della Bat, che continuano a lavorare con senso etico, abnegazione e spirito professionale nonostante le gravi carenze di personale, sopratutto di supporto OSS e ausiliari socio sanitari.
L'emergenza si protrae dal 2008, ma è già stata affrontata più volte dai sindacati, che sono riusciti, con delibera Asl Bt n.385 del 15/03/2017 ad ottenere un bando per il conferimento di incarichi a tempo determinato per Operatori Socio Sanitari.
«La Fials - spiegano Di Liddo e Somma - vigilerà affinchè l'avviso venga definito nel più breve tempo possibile, per partire subito con le prime assunzioni».
Anche se i dati ufficiali non sono ancora stati diffusi, figura tra i nove "promossi" sui ventinove ospedali ancora aperti in Puglia. Oltre al plesso di Bisceglie, nella white list figurano anche il Policlinico di Bari, Il San Paolo di Bari, l'oncologico di Bari, il De Bellis di Castellana, i nosocomi di Putignano, San Severo, Lucera e Scorrano.
Il sistema di valutazione degli esiti viene messo in atto su tutto il territorio nazionale da Agenas (Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali) su richiesta del Ministero della Salute. Il PNE fornisce valutazioni comparative di efficacia, sicurezza, efficienza e qualità delle cure prodotte nell'ambito del servizio sanitario.
Lo scopo del PNE è quello di fornire "strumenti di valutazione a supporto di programmi di auditing clinico e organizzativo finalizzati al miglioramento dell'efficacia e dell'equità nel Sistema Sanitario Nazionale".
La valutazione avviene attraverso un complesso processo in cui si analizzano circa 165 indicatori divisi tra esito/processo, volumi di attività e indicatori di ospedalizzazione. Tra i vari criteri utilizzati possiamo trovare ad esempio la percentuale di parti cesarei effettuati, la percentuale di pazienti operati entro 48 ore per frattura del femore o del collo, più genericamente vari tassi di mortalità legati a patologie gravi come infarto del miocardio, ictus ischemico, tumore del polmone, dello stomaco o della mammella.
La Segreteria Provinciale BAT del Sindacato Fials guidata da Angelo Somma e Sergio Di Liddo esprime soddisfazione per questo risultato, comlimentandosi in primo luogo con il direttore medico del presidio ospedaliero dott. Andrea Sinigaglia, ormai da mesi impegnato assieme alla direzione strategica aziendale nella riconversione del plesso di Trani e nel potenziamento del plesso di Bisceglie.
Un plauso, i sindacalisti, lo fanno acneh a tutti gli altri operatori sanitari del presidio di Bisceglie e degli altri presidi della Bat, che continuano a lavorare con senso etico, abnegazione e spirito professionale nonostante le gravi carenze di personale, sopratutto di supporto OSS e ausiliari socio sanitari.
L'emergenza si protrae dal 2008, ma è già stata affrontata più volte dai sindacati, che sono riusciti, con delibera Asl Bt n.385 del 15/03/2017 ad ottenere un bando per il conferimento di incarichi a tempo determinato per Operatori Socio Sanitari.
«La Fials - spiegano Di Liddo e Somma - vigilerà affinchè l'avviso venga definito nel più breve tempo possibile, per partire subito con le prime assunzioni».