Illuminazione pubblica, Angarano: «7 mila lampade a led su tutto il territorio comunale»

Il sindaco: «Diversi vantaggi, compreso un risparmio energetico di circa il 50%»

martedì 18 febbraio 2020 15.16
Un'autentica rivisitazione. L'ha annunciata il sindaco di Bisceglie Angelantonio Angarano: «Stiamo procedendo alla sostituzione totale delle lampade della pubblica illuminazione, circa 7mila in tutto il territorio comunale, con apparecchi a led».

Secondo quanto sostenuto dal primo cittadino, in una nota, «l'operazione sarà graduale e porterà diversi vantaggi: il risparmio energetico di circa il 50%, con una #riduzione considerevole di CO2 emessa in atmosfera, in linea con gli obiettivi fissati dai maggiori trattati internazionali in tema di clima ed energia, come l'importante protocollo di Kyoto, sottoscritto anche dall'Italia; la maggiore affidabilità della tecnologia led consentirà un minor numero di sostituzione di lampade ogni anno, con la conseguente minore produzione di rifiuti Raee; l'accuratezza del potere illuminante, calibrato in base alle zone, in osservanza delle normative e sulla scorta di un approfondito progetto illuminotecnico».

L'intervento segue la sostituzione delle lampade di tutti i semafori, che si è tenuta nel 2019. «Scegliere luci a led significa innanzitutto rispettare l'ambiente. Bisceglie in questo senso segue la scia delle moderne città italiane ed europee. Una maggiore attenzione e #sensibilità ai temi ambientali è un nostro dovere morale» ha aggiunto il sindaco.

«La sostenibilità ambientale da tempo non è più un argomento derubricale o sottovalutabile. Insieme dobbiamo impegnarci a lasciare ai nostri figli un mondo migliore di quello che abbiamo trovato. E per farlo servono misure concrete unitamente all'impegno quotidiano di tutti. L'efficientamento energetico, la riduzione delle emissioni inquinanti sono ormai un imperativo per salvaguardare il pianeta. Ma anche aumentare la percentuale di raccolta differenziata, per restare ad un'attività quotidiana di ognuno di noi, significa evitare di conferire nelle discariche, ormai sature, e andare nella direzione del riciclo e del riuso» ha concluso Angelantonio Angarano.