«Impensabile spostarsi a Trani per ritirare medicinali di prima necessità»

Il Tribunale per i diritti del malato torna a chiedere la riapertura della farmacia dell'ospedale "Vittorio Emanuele II"

venerdì 12 novembre 2021 19.30
La sospensione del servizio di distribuzione dei medicinali alla farmacia interna dell'ospedale civile "Vittorio Emanuele II" ha privato Bisceglie di un approdo facile e pratico per le decine di utenti, specie i pazienti cronici, che usufruiscono anche da diversi anni della possibilità di recarsi nella struttura per ritirare farmaci essenziali e necessari a fronteggiare problematiche di salute talvolta gravi.

La criticità, dovuta soprattutto alla constatazione che non tutti i cittadini dispongono di mezzi propri per spostarsi verso la sede della vicina Trani, è stata sollevata ancora una volta dalla segreteria biscegliese del Tribunale per la tutela dei diritti del cittadino e del malato, guidata da Onofrio Caputi. Il referente territoriale ha sollevato diverse perplessità circa l'espletamento del servizio e forti preoccupazioni riguardo le conseguenze di quanto sta accadendo, in una lettera inviata al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, al Commissario Straordinario Asl Bt Alessandro Delle Donne, al direttore sanitario dell'azienda Vito Campanile, al presidente della Commissione regionale sanità Mauro Vizzino e al Sindaco di Bisceglie Angelantonio Angarano.

«Raccolgo notevoli lamentele anche a proposito della disorganizzazione dello sportello tranese, a causa della quale non è garantita l'indispensabile continuità nell'erogazione dei farmaci» ha osservato Caputi. «Diversi utenti segnalano che spesso, recandosi nella farmacia della sede di Trani, hanno dovuto prendere atto della mancanza di alcuni medicinali e sono stati perciò costretti a tornare in un'altra giornata» ha spiegato. «Non posso esimermi dal chiedere, per l'ennesima volta, il ripristino del servizio di distribuzione dei farmaci ai malati biscegliesi nella farmacia dell'ospedale "Vittorio Emanuele II". È impensabile che un cittadino, specie se malato, debba spostarsi di alcuni chilometri correndo il rischio di compiere un viaggio a vuoto».