Impianto multiservizio: a Bisceglie un corso accelerato per scoprire come mettere gli edifici in rete
Obbligatoria sugli edifici di nuova costruzione, la "scatola magica" fa guadagnare i condomini che se ne dotano
sabato 27 maggio 2017
07.39
È obbligatorio dal 1° luglio 2015 su tutti gli edifici di nuova costruzione, ma apporta vantaggi indiscussi a chi intende dotarne anche gli edifici vecchi.
L'impianto multiservizio, che porta la banda ultralarga all'interno degli edifici, da quando l'Italia ha regolamentato il codissetto equo compenso per i proprietari, è una risorsa che tutti i condomini dovrebbero imparare a sfruttare.
A spiegarlo ad un pubblico di addetti ai lavori, amministratori condominiali e semplici curiosi, venerdì 26 maggio negli ambienti didattici del centro giovanile Cappuccini di Bisceglie, c'erano i responsabili della FAIT, impresa romana nata con la tv italiana nel 1953 e da sempre all'avanguardia nella progettazione e realizzazione di impianti tecnologici. Da alcuni mesi, grazie alle innovazioni introdotte, i suoi CSOE (Centro servizio ottico di Edificio) hanno ricevuto il certificato di conformità alle nuove normative europee.
Giuseppe Pugliese, amministratore delegato, ingegner Alfredo Ventrella e ingegner Alfredo Facciolongo hanno raggiunto Bisceglie per l'evento formativo su invito di Electrik di Angelo Evangelista e studio di progettazione Marina Todisco, organizzatori dell'iniziativa.
I tecnici romani hanno illustrato ai presenti le normative, il funzionamento, le nuove figure professionali, i vantaggi e gli obiettivi dell'impianto multiservizio, la "scatola magica" che permette la veicolazione di tutti i segnali digitali (telefono, telecamere di videosorveglianza, antenne, internet via satellite, tv terrestre e satellitare, videocitofono....) in uno stabile.
Dotandosene, il condominio diventa a tutti gli effetti gestore delle proprie infrastrutture di rete.
L'impianto, predisposto per fibra ottica a banda ultralarga, consente difatti alle imprese autorizzate a fornire reti pubbliche di comunicazione, la connessione con l'infrastruttura interna all'edificio e la distribuzione alle singole unità immobiliari del condominio della banda ultralarga.
I costi sono contenuti, l'efficienza è alta, l'impianto si paga da solo, dal momento in cui i proprietari dell'infrastruttura nella quale vengono veicolati i segnali hanno il diritto, dal 2016, ad una remunerazione per l'uso che i gestori faranno dell'impianto.
La rete condominiale, oltre a far guadagnare, consente anche un controllo preciso dei consumi di acqua e gas di tutti gli utenti, evitando l'emissione di fatture preventive con importo stimato che non rispecchiano i consumi effettivi delle utenze.
L'impianto multiservizio, che porta la banda ultralarga all'interno degli edifici, da quando l'Italia ha regolamentato il codissetto equo compenso per i proprietari, è una risorsa che tutti i condomini dovrebbero imparare a sfruttare.
A spiegarlo ad un pubblico di addetti ai lavori, amministratori condominiali e semplici curiosi, venerdì 26 maggio negli ambienti didattici del centro giovanile Cappuccini di Bisceglie, c'erano i responsabili della FAIT, impresa romana nata con la tv italiana nel 1953 e da sempre all'avanguardia nella progettazione e realizzazione di impianti tecnologici. Da alcuni mesi, grazie alle innovazioni introdotte, i suoi CSOE (Centro servizio ottico di Edificio) hanno ricevuto il certificato di conformità alle nuove normative europee.
Giuseppe Pugliese, amministratore delegato, ingegner Alfredo Ventrella e ingegner Alfredo Facciolongo hanno raggiunto Bisceglie per l'evento formativo su invito di Electrik di Angelo Evangelista e studio di progettazione Marina Todisco, organizzatori dell'iniziativa.
I tecnici romani hanno illustrato ai presenti le normative, il funzionamento, le nuove figure professionali, i vantaggi e gli obiettivi dell'impianto multiservizio, la "scatola magica" che permette la veicolazione di tutti i segnali digitali (telefono, telecamere di videosorveglianza, antenne, internet via satellite, tv terrestre e satellitare, videocitofono....) in uno stabile.
Dotandosene, il condominio diventa a tutti gli effetti gestore delle proprie infrastrutture di rete.
L'impianto, predisposto per fibra ottica a banda ultralarga, consente difatti alle imprese autorizzate a fornire reti pubbliche di comunicazione, la connessione con l'infrastruttura interna all'edificio e la distribuzione alle singole unità immobiliari del condominio della banda ultralarga.
I costi sono contenuti, l'efficienza è alta, l'impianto si paga da solo, dal momento in cui i proprietari dell'infrastruttura nella quale vengono veicolati i segnali hanno il diritto, dal 2016, ad una remunerazione per l'uso che i gestori faranno dell'impianto.
La rete condominiale, oltre a far guadagnare, consente anche un controllo preciso dei consumi di acqua e gas di tutti gli utenti, evitando l'emissione di fatture preventive con importo stimato che non rispecchiano i consumi effettivi delle utenze.