Impronte di Dinosauro sulla costa tra Bisceglie e Trani
Sopralluogo sulla costa della BAT da parte della Soprintendenza Belle Arti e paesaggio
venerdì 18 ottobre 2024
10.17
La soprintendenza archeologia Belle Arti e paesaggio della BAT ha effettuato nei giorni scorsi un sopralluogo su quel tratto di scogliera tra Trani e Bisceglie, in territorio di Trani, dove già alcuni anni fa una spedizione di studiosi aveva riconosciuto impronte di dinosauri.
Numerose sono in realtà le paleo-superfici in Puglia, su tutte quella di Lama Lunga ad Altamura, ma anche a Barletta, in alcune cave di Bisceglie, Spinazzola e Minervino Murge dove sono state rinvenute tracce.
Si tratta di piste di orme databili a 115 - 120 milioni di anni fa che ci aiutano a comprendere l'evoluzione geomorfologica del paesaggio ma anche il comportamento e le abitudini di questi animali estinti.
Parrebbe che la soprintendenza si stia mettendo in moto per tutelare e valorizzare questo patrimonio favorendo, in un'ottica sostenibile, anche la fruibilità dei luoghi in cui sono custoditi questi geositi : e, considerando, nel caso di Trani la preziosità del tratto di costa dove sono ben visibili le impronte dei giganteschi animali - ossia la falesia dove nidifica il gruccione, l'uccello dalle piume multicolore che dà il nome alla baia, una protezione e valorizzazione ecosostenibile, rispettosa dell'ambiente "selvaggio", del mare e del paesaggio, sarebbe auspicabile.
Numerose sono in realtà le paleo-superfici in Puglia, su tutte quella di Lama Lunga ad Altamura, ma anche a Barletta, in alcune cave di Bisceglie, Spinazzola e Minervino Murge dove sono state rinvenute tracce.
Si tratta di piste di orme databili a 115 - 120 milioni di anni fa che ci aiutano a comprendere l'evoluzione geomorfologica del paesaggio ma anche il comportamento e le abitudini di questi animali estinti.
Parrebbe che la soprintendenza si stia mettendo in moto per tutelare e valorizzare questo patrimonio favorendo, in un'ottica sostenibile, anche la fruibilità dei luoghi in cui sono custoditi questi geositi : e, considerando, nel caso di Trani la preziosità del tratto di costa dove sono ben visibili le impronte dei giganteschi animali - ossia la falesia dove nidifica il gruccione, l'uccello dalle piume multicolore che dà il nome alla baia, una protezione e valorizzazione ecosostenibile, rispettosa dell'ambiente "selvaggio", del mare e del paesaggio, sarebbe auspicabile.