Increscioso furto ai danni della Caritas
Magazzino merci svaligiato con una tronchese, rubati mille capi d'abbigliamento
sabato 4 gennaio 2020
13.01
La notizia è, inutile nasconderlo, sconfortante in tutta la sua portata: ignoti hanno portato a compimento un furto ai danni della Caritas cittadina di Bisceglie. Peggio: a discapito dei più bisognosi, da non confondere con coloro che si sono resi protagonisti di un gesto increscioso.
I locali della struttura di via professor Mauro Terlizzi che ospitano l'Emporio eco-solidale, RecuperiAmoci e la Sartoria sociale "Storie&stoffe" sono in questi giorni chiusi al pubblico, per un doveroso riposo dei volontari, ma gli spazi in cui di norma si tengono attività laboratoriali, erano stati prenotati dagli Scout, che affiancano la Caritas durante le raccolte alimentari, per un loro ritiro spirituale.
Tonio L'Erario, uno degli operatori addetti all'apertura della struttura, intorno alle 8:15 ha dovuto constatare un'amara realtà: la porta di accesso a un magazzino merci, protetta da una grata metallica, era stata parzialmente divelta e tagliata da una tronchese. Dal magazzino sono stati sottratti venti scatoloni contenenti un migliaio di capi d'abbigliamento da uomo, nuovi ma fallati, parte dei capi donati alla Caritas da una ditta di abbigliamento nell'agosto del 2019, dal valore commerciale di circa 900 euro. Sono state sottratte anche due testiere di letti in ottone presenti nel magazzino.
Non è il primo furto che si verifica nella struttura sprovvista di videocamere di videosorveglianza e di sistema di allarme. Un paio di mesi fa proprio dalla Sartoria sociale erano stati rubati un asse da stiro ed un ferro da stiro appena comprati; inoltre erano state divelte anche le grondaie in rame.
I due portoni di accesso e i due cancelli erano stati chiusi e non presentano segni di effrazione. I cinque biscegliesi in emergenza abitativa che al momento trovano ospitalità nella struttura (quattro nei locali dell'ex convento ed uno nei locali dell'ex Asl) non hanno sentito nulla. Presumibilmente il furto aggravato da scasso è avvenuto tra la mezzanotte e le prime luci dell'alba.
La struttura è pur sempre ubicata in un quartiere periferico nel quale atti vandalici e furti sono accaduti spesso, ma gli operatori Caritas si chiedono come sia possibile che venga presa di mira un'attività benefica che tanto si prodiga a favore degli ultimi, che si basa sul lavoro di tanti volontari, che offrono servizi ed ascolto a chi ha bisogno, e che vengano sottratti materiali donati e messi a disposizione di gente che ne ha necessità.
I Carabinieri della Tenenza di Bisceglie, ai quali è stata presentata regolare denuncia, hanno mostrato interesse a conoscere i nomi dei frequentatori della struttura e dei servizi che essa offre e sono già all'opera per indagare e risalire ai possibili artefici dell'atto criminoso.
Ci si interroga sulle cause di questi atti malavitosi: sono frutto di indigenza? Di malessere e disagio sociale? Di mancanza di senso civico?
Pur amareggiati e perplessi, tutti gli operatori Caritas non si lasciano scoraggiare e continueranno con maggiore lena la loro azione di portare sollievo a persone in difficoltà.
I locali della struttura di via professor Mauro Terlizzi che ospitano l'Emporio eco-solidale, RecuperiAmoci e la Sartoria sociale "Storie&stoffe" sono in questi giorni chiusi al pubblico, per un doveroso riposo dei volontari, ma gli spazi in cui di norma si tengono attività laboratoriali, erano stati prenotati dagli Scout, che affiancano la Caritas durante le raccolte alimentari, per un loro ritiro spirituale.
Tonio L'Erario, uno degli operatori addetti all'apertura della struttura, intorno alle 8:15 ha dovuto constatare un'amara realtà: la porta di accesso a un magazzino merci, protetta da una grata metallica, era stata parzialmente divelta e tagliata da una tronchese. Dal magazzino sono stati sottratti venti scatoloni contenenti un migliaio di capi d'abbigliamento da uomo, nuovi ma fallati, parte dei capi donati alla Caritas da una ditta di abbigliamento nell'agosto del 2019, dal valore commerciale di circa 900 euro. Sono state sottratte anche due testiere di letti in ottone presenti nel magazzino.
Non è il primo furto che si verifica nella struttura sprovvista di videocamere di videosorveglianza e di sistema di allarme. Un paio di mesi fa proprio dalla Sartoria sociale erano stati rubati un asse da stiro ed un ferro da stiro appena comprati; inoltre erano state divelte anche le grondaie in rame.
I due portoni di accesso e i due cancelli erano stati chiusi e non presentano segni di effrazione. I cinque biscegliesi in emergenza abitativa che al momento trovano ospitalità nella struttura (quattro nei locali dell'ex convento ed uno nei locali dell'ex Asl) non hanno sentito nulla. Presumibilmente il furto aggravato da scasso è avvenuto tra la mezzanotte e le prime luci dell'alba.
La struttura è pur sempre ubicata in un quartiere periferico nel quale atti vandalici e furti sono accaduti spesso, ma gli operatori Caritas si chiedono come sia possibile che venga presa di mira un'attività benefica che tanto si prodiga a favore degli ultimi, che si basa sul lavoro di tanti volontari, che offrono servizi ed ascolto a chi ha bisogno, e che vengano sottratti materiali donati e messi a disposizione di gente che ne ha necessità.
I Carabinieri della Tenenza di Bisceglie, ai quali è stata presentata regolare denuncia, hanno mostrato interesse a conoscere i nomi dei frequentatori della struttura e dei servizi che essa offre e sono già all'opera per indagare e risalire ai possibili artefici dell'atto criminoso.
Ci si interroga sulle cause di questi atti malavitosi: sono frutto di indigenza? Di malessere e disagio sociale? Di mancanza di senso civico?
Pur amareggiati e perplessi, tutti gli operatori Caritas non si lasciano scoraggiare e continueranno con maggiore lena la loro azione di portare sollievo a persone in difficoltà.