Indennità di Sindaco, assessori e presidente del consiglio comunale: gli aumenti e le motivazioni

Gli adeguamenti sono da ritenersi retroattivi a partire dal 1° gennaio 2022. Ecco quanto guadagneranno gli amministratori locali

venerdì 30 settembre 2022 9.25
A cura di Vito Troilo
Una serie di normative inserite nella Legge di bilancio 2022, approvata dai due rami del Parlamento negli ultimi giorni del 2021 ed entrata in vigore il 1° gennaio, hanno adeguato le indennità di funzione (o più semplicemente, i compensi) dei sindaci e degli assessori dei Comuni delle regioni a statuto ordinario a quelli, ben più alti, dei loro corrispettivi dei Comuni delle cinque regioni italiane a statuto speciale (Sicilia, Sardegna, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige e Valle d'Aosta) che hanno sempre goduto di un trattamento economico privilegiato.

Il provvedimento, coperto da fondi ministeriali, ha perciò consentito l'adeguamento delle indennità anche a Bisceglie. Una determinazione del Segretario generale data 18 agosto 2022 ha ritoccato quanto disposto dalla precedente legislazione, in vigore dal 2000 e richiamato «l'espressa previsione di legge» del decorso retroattivo, considerando validi gli incrementi a partire dal 1° gennaio 2022.

Per l'intero anno in corso, in pratica, è previsto che il Sindaco di Bisceglie Angelantonio Angarano percepisca un'indennità mensile lorda (bene specificarlo) di 5.044,19 euro, superiore di 953.85 euro allo "stipendio" mensile lordo previsto nel 2021.

Il graduale adeguamento porterà nel 2023 ad un compenso mensile lordo di 5.531,71 euro per il primo cittadino, a prescindere dalla sua identità (in tarda primavera sono previste le elezioni amministrative), per un incremento di 1.441,37 euro lordi rispetto al 2021.

La nuova indennità mensile integrale salirà, dal gennaio 2024, a 6.210 euro lordi, ben 2.119,66 in più a confronto dei 4.090,34 spettanti prima dell'entrata in vigore della legge.

Gli effetti retroattivi sono applicati anche ai compensi del vicesindaco (che percepisce in proporzione il 75% della cifra prevista per il Sindaco), degli altri assessori e del presidente del consiglio comunale (la cui quota è invece pari al 60% di quella assegnata al primo cittadino). In virtù della rideterminazione, perciò, Angelo Consiglio riceverà 3.800,18 euro lordi mensili per il 2022 (anziché 3.098,75) mentre l'anno prossimo la somma salirà a 4.158,70 euro lordi e dal 2024 a 4.657,50, a prescindere dall'identità del prossimo vicesindaco.

Discorso analogo per gli assessori e il presidente del consiglio comunale: l'emolumento riservato a Roberta Rigante, Loredana Bianco, Maria Lorusso, Dodo Storelli, Natale Parisi e Gianni Casella, fissato in precedenza a 2.479 euro lordi, è stato aumentato per tutto il 2022 a 3.040,15 mensili.

I componenti della Giunta e il/la titolare della seconda carica istituzionale della città percepiranno - secondo quanto stabilito dalla nuova normativa nazionale che gli uffici comunali hanno fatto propria - 3.326,96 euro lordi mensili dal gennaio 2023 e 3.726 lordi al mese a partire dal gennaio 2024. Gli assessori sottoposti all'abbattimento per incarico part-time, naturalmente, ricevono la metà delle cifre fissate: è il caso, a Bisceglie, di Gianni Naglieri, al quale erano riservati 1.239,50 euro mensili lordi fino al 2021 saliti a 1.520,07 per tutto il 2022 e che diventeranno 1.633,48 nel 2023. Nell'eventualità che la prossima amministrazione comunale possa nominare assessori nelle stesse condizioni professionali, il compenso dimezzato ammonterebbe, per il 2024, a 1.863 euro mensili lordi.

Le disposizioni di legge, ovviamente, non possono tenere conto delle intenzioni manifestate dai singoli esponenti politici e dai candidati delle varie coalizioni nel corso delle campagne elettorali in merito alle ipotesi di "restituzione" alla comunità delle somme destinate per le indennità di funzione.