«Interrotto il lavoro dell'ufficio invalidi all'ospedale di Bisceglie»
Lo ha rilevato Onofrio Caputi, segretario cittadino del Tribunale dei diritti del malato
mercoledì 4 agosto 2021
Le attività dell'ufficio invalidi dell'ospedale "Vittorio Emanuele II" di Bisceglie sarebbero stato interrotte a partire dallo scorso 15 giugno secondo quanto rilevato da Onofrio Caputi, segretario cittadino del Tribunale dei diritti del malato, che si è rivolto al Commissario dell'Asl Bt, al presidente della Regione Puglia, al presidente della Commissione regionale sanità e al Sindaco di Bisceglie per sollevare la questione.
«Una situazione preoccupante generata dalla sospensione-interruzione di un servizio socio-sanitario di rilevantissima importanza nella città di Bisceglie, che sta provocando seri danni ai cittadini, specie a quelli appartenenti alle fasce più fragili» ha rimarcato Caputi. «Questo Tribunale sta ricevendo da diversi giorni numerose e diffuse proteste da cittadini-malati e da invalidi che si recano presso l'ufficio invalidi civili per ottenere informazioni o espletare pratiche amministrative di importanza vitale per molte persone e che, con grande e amara sorpresa, trovano l'ufficio chiuso e vengono informati dal personale di portineria di recarsi all'ufficio di Trani.
Il disagio investe anche molte persone anziane che molto spesso, non avendo mezzi disponibili, non possono recarsi a Trani per le dovute visite rischiando così di perdere indennità e provvidenze fondamentali per la loro vita».
Il segretario del Tribunale dei diritti del malato di Bisceglie ha evidenziato: «Non è possibile lasciare una città di oltre 55 mila abitanti senza questo servizio. Tale situazione di grave disagio non può non essere letta come mancanza di Tutela dei diritti di ogni malato e di ogni cittadino». Caputo ha chiesto «un immediato e autorevole intervento per il ripristino del servizio» riservandosi «ogni altra azione a tutela del diritto della salute di tutti i cittadini malati e sofferenti».
«Una situazione preoccupante generata dalla sospensione-interruzione di un servizio socio-sanitario di rilevantissima importanza nella città di Bisceglie, che sta provocando seri danni ai cittadini, specie a quelli appartenenti alle fasce più fragili» ha rimarcato Caputi. «Questo Tribunale sta ricevendo da diversi giorni numerose e diffuse proteste da cittadini-malati e da invalidi che si recano presso l'ufficio invalidi civili per ottenere informazioni o espletare pratiche amministrative di importanza vitale per molte persone e che, con grande e amara sorpresa, trovano l'ufficio chiuso e vengono informati dal personale di portineria di recarsi all'ufficio di Trani.
Il disagio investe anche molte persone anziane che molto spesso, non avendo mezzi disponibili, non possono recarsi a Trani per le dovute visite rischiando così di perdere indennità e provvidenze fondamentali per la loro vita».
Il segretario del Tribunale dei diritti del malato di Bisceglie ha evidenziato: «Non è possibile lasciare una città di oltre 55 mila abitanti senza questo servizio. Tale situazione di grave disagio non può non essere letta come mancanza di Tutela dei diritti di ogni malato e di ogni cittadino». Caputo ha chiesto «un immediato e autorevole intervento per il ripristino del servizio» riservandosi «ogni altra azione a tutela del diritto della salute di tutti i cittadini malati e sofferenti».