«Inutile continuare, troppe le umiliazioni subite». Il maestro Grillo lascia la direzione della Banda
«Fino a quando non sarà garantita la meritocrazia e le risorse saranno investite senza criterio, non ci saranno mai prodotti culturali di livello»
lunedì 10 agosto 2020
22.00
Benedetto Grillo ha rassegnato, nella giornata di lunedì 10 agosto, le sue dimissioni dall'incarico di direttore della Banda di Bisceglie. Il maestro ha comunicato la sua decisione al presidente dell'associazione "I fiati" del Concerto Bandistico "Città di Bisceglie", Paolo Tarantini, e al presidente della Fondazione Musicale "Biagio Abbate", Antonio Belsito.
Una scelta senza dubbio sofferta e destinata a far discutere: «Purtroppo le umiliazioni umane e - soprattutto - artistiche che siamo stati costretti a subire negli ultimi anni e negli ultimi tempi mi hanno portato a comprendere che è inutile continuare se non c'è una volontà collettiva. E siccome mai deve mancare la dignità umana, da uomo libero, vado a casa» ha spiegato in una nota.
«Non lascio per un ruolo altrove ma vado via perché non ci sono le condizioni e non sono più in grado di fare da parafulmine a giovani e meno giovani di Bisceglie e non, che in silenzio e con grande professionalità hanno portato il nome di questa città ovunque, senza essere mai considerati, premiati e valorizzati dalle istituzioni, che da sempre parlano di cultura ma è la prima cosa che svuotano e svalorizzano» ha rimarcato, lasciando intendere in modo chiarissimo - dal suo punto di vista - l'insostenibilità della situazione.
«Vado via con tristezza perché adoro questa città e sono cresciuto come persona ma soprattutto come musicista, in questi venti lunghi anni. Ci sono state tante battaglie ma anche altrettante gioie e le soddisfazioni che, però, oggi passano in secondo piano dopo tante promesse non mantenute. Credo che Bisceglie abbia un potenziale culturale da far invidia ai paesi limitrofi, ma anche che non sappia valorizzarlo a dovere» ha sottolineato il maestro, ricordando che «grazie alla volontà di dieci folli che hanno messo mano al portafoglio senza avere il fine ultimo di fare cassa abbiamo continuato a dar vita a un'orchestra che, prima di essere dimenticata, aveva raggiunto importanti risultati ed il riconoscimento di orchestra della Provincia Bat.
Ma fino a quando non sarà garantita la meritocrazia e le risorse saranno investite senza un criterio fisso e una progettazione a lungo termine, non ci saranno mai prodotti culturali di livello» ha attaccato, riferendosi alla scarsa considerazione che l'attività musicale - di grandissimo spessore - del complesso bandistico biscegliese ha dovuto riscontrare da parte di talune istituzioni, che al contrario si sono spese e si spendono in lodi decisamente sperticate nei confronti di altre realtà. Un dato di fatto sotto gli occhi di tutti tanto quanto incomprensibile.
«Dirigerò i musicisti per l'ultima volta i primi di settembre per un concerto di alto profilo istituzionale nel quale la Banda di Bisceglie è stata contattata per esibirsi, ovviamente, fuori Bisceglie. Uno dei tanti eventi grazie ai quali la banda ha portato la parte migliore e il nome della città in Italia» ha annunciato Grillo, ringraziando «tutti coloro i quali ho conosciuto e coi quali ho collaborato, capobanda, direttori e musicisti ma soprattutto coloro che mi hanno dato in questi vent'anni tutte le possibilità di crescita».
Il maestro ha espresso particolare gratitudine nei confronti di Tonio Belsito, Paolo Tarantini, Pasquale Parisi e i compianti Gianni Simone e Tommaso Di Terlizzi, «che tanto si sono spesi per risollevare le sorti di questo glorioso sodalizio e soprattutto per i nostri giovani musicisti.
Con i migliori auguri di un futuro più "roseo" possibile vi faccio il più grande in bocca al lupo... Vi chiedo di raccontare, soprattutto, i bei successi ottenuti da questa grande Banda» ha concluso Benedetto Grillo.
Una scelta senza dubbio sofferta e destinata a far discutere: «Purtroppo le umiliazioni umane e - soprattutto - artistiche che siamo stati costretti a subire negli ultimi anni e negli ultimi tempi mi hanno portato a comprendere che è inutile continuare se non c'è una volontà collettiva. E siccome mai deve mancare la dignità umana, da uomo libero, vado a casa» ha spiegato in una nota.
«Non lascio per un ruolo altrove ma vado via perché non ci sono le condizioni e non sono più in grado di fare da parafulmine a giovani e meno giovani di Bisceglie e non, che in silenzio e con grande professionalità hanno portato il nome di questa città ovunque, senza essere mai considerati, premiati e valorizzati dalle istituzioni, che da sempre parlano di cultura ma è la prima cosa che svuotano e svalorizzano» ha rimarcato, lasciando intendere in modo chiarissimo - dal suo punto di vista - l'insostenibilità della situazione.
«Vado via con tristezza perché adoro questa città e sono cresciuto come persona ma soprattutto come musicista, in questi venti lunghi anni. Ci sono state tante battaglie ma anche altrettante gioie e le soddisfazioni che, però, oggi passano in secondo piano dopo tante promesse non mantenute. Credo che Bisceglie abbia un potenziale culturale da far invidia ai paesi limitrofi, ma anche che non sappia valorizzarlo a dovere» ha sottolineato il maestro, ricordando che «grazie alla volontà di dieci folli che hanno messo mano al portafoglio senza avere il fine ultimo di fare cassa abbiamo continuato a dar vita a un'orchestra che, prima di essere dimenticata, aveva raggiunto importanti risultati ed il riconoscimento di orchestra della Provincia Bat.
Ma fino a quando non sarà garantita la meritocrazia e le risorse saranno investite senza un criterio fisso e una progettazione a lungo termine, non ci saranno mai prodotti culturali di livello» ha attaccato, riferendosi alla scarsa considerazione che l'attività musicale - di grandissimo spessore - del complesso bandistico biscegliese ha dovuto riscontrare da parte di talune istituzioni, che al contrario si sono spese e si spendono in lodi decisamente sperticate nei confronti di altre realtà. Un dato di fatto sotto gli occhi di tutti tanto quanto incomprensibile.
«Dirigerò i musicisti per l'ultima volta i primi di settembre per un concerto di alto profilo istituzionale nel quale la Banda di Bisceglie è stata contattata per esibirsi, ovviamente, fuori Bisceglie. Uno dei tanti eventi grazie ai quali la banda ha portato la parte migliore e il nome della città in Italia» ha annunciato Grillo, ringraziando «tutti coloro i quali ho conosciuto e coi quali ho collaborato, capobanda, direttori e musicisti ma soprattutto coloro che mi hanno dato in questi vent'anni tutte le possibilità di crescita».
Il maestro ha espresso particolare gratitudine nei confronti di Tonio Belsito, Paolo Tarantini, Pasquale Parisi e i compianti Gianni Simone e Tommaso Di Terlizzi, «che tanto si sono spesi per risollevare le sorti di questo glorioso sodalizio e soprattutto per i nostri giovani musicisti.
Con i migliori auguri di un futuro più "roseo" possibile vi faccio il più grande in bocca al lupo... Vi chiedo di raccontare, soprattutto, i bei successi ottenuti da questa grande Banda» ha concluso Benedetto Grillo.