Istituto Dell'Olio, le minoranze: «Increduli al solo pensiero di ciò che di peggio poteva accadere»
Sei consiglieri comunali si rivolgono alla provincia e ai parlamentari del territorio per una rapida messa in sicurezza degli ambienti
mercoledì 25 ottobre 2017
17.14
I consiglieri comunali di opposizione Angelantonio Angarano, Roberta Rigante, Gianni Casella, Pierpaolo Pedone, Giorgia Preziosa e Massimo Mastrapaqua hanno sottoscritto una nota congiunta riguardo lo scoperchiamento di una parte del tetto in lamiere dell'istituto di istruzione secondaria superiore "Giacinto Dell'Olio", che ha costretto il dirigente scolastico Mauro Leonardo Visaggio alla sospensione delle lezioni a tempo indeterminato. Non sfuggono, nel documento, un richiamo al senso di responsabilità dell'attuale presidente della provincia Nicola Giorgino, l'attacco al suo predecessore Francesco Spina e la richiesta di intervento rivolta genericamente ai parlamentari del territorio ma indirizzata in modo preciso al presidente della Commissione bilancio della Camera Francesco Boccia.
«Siamo ancora increduli di fronte all'immagine di quelle lamiere accatastate al suolo ed al solo pensiero di ciò che di peggio poteva accadere.
Il tema delle esigue risorse finanziarie destinate alle province in relazione alle funzioni loro rimaste è problema serio e preoccupante ma non può essere un alibi per il rimbalzo delle responsabilità quando si tratta della sicurezza e dell'incolumità dei cittadini e, a maggior ragione, dei ragazzi.
I lavori all'istituto "Dell'Olio" sono una vicenda che va avanti da anni senza trovare soluzione definitiva al di là dei tanti proclami: «I lavori, per un importo di 230mila euro, dureranno 100 giorni al termine dei quali sarà risolta definitivamente la situazione causata da fenomeni atmosferici all'Itc Dell'olio». Queste furono le parole pronunciate dall'allora presidente della provincia Bat Francesco Spina, allorquando iniziarono i lavori per mettere in sicurezza anche il tetto in questione.
I forti venti di martedì, oltre a scoperchiare gran parte dell'istituto scolastico, hanno scoperchiato e reso ancora una volta evidente quanto l'opposizione denuncia da tempo e cioè il fallimento di una politica che ha preferito anteporre i proclami, la propaganda e le targhe alla reale funzionalità ed efficienza delle opere.
Gli appelli di un dirigente scolastico alle istituzioni ed ai genitori degli alunni, anche per questioni di "organizzazione" ed al di là di quest'ultima clamorosa vicenda, rappresentano un segnale di allarme e richiesta di aiuto che la politica "vera" deve assolutamente raccogliere nei fatti e concretamente, altrimenti sarà solo l'ennesimo sintomo di una città segnata da un declino "etico" del modo di amministrare la cosa pubblica.
Noi consiglieri di minoranza non ci rassegneremo mai a questo stato di cose e non rinunceremo ad impegnarci per cambiare questo modo di amministrare: lanciamo un appello all'attuale presidente della Provincia Bat affinché si adoperi al massimo delle possibilità per "risollevare" la splendida e importante struttura architettonica del nostro Istituto "Dell'Olio" ed affinché i ragazzi possano riprendere l'attività didattica in totale sicurezza.
Lo stesso appello rivolgiamo ai parlamentari del territorio affinché si impegnino a dotare la provincia delle risorse necessarie al corretto svolgimento dei suoi compiti o, in alternativa, a proporne il definitivo scioglimento con passaggio di funzioni e relative risorse ai restanti enti territoriali.
Basta con i proclami; basta con gli alibi; basta con la politica che guarda all'immediato e non al futuro delle comunità».
«Siamo ancora increduli di fronte all'immagine di quelle lamiere accatastate al suolo ed al solo pensiero di ciò che di peggio poteva accadere.
Il tema delle esigue risorse finanziarie destinate alle province in relazione alle funzioni loro rimaste è problema serio e preoccupante ma non può essere un alibi per il rimbalzo delle responsabilità quando si tratta della sicurezza e dell'incolumità dei cittadini e, a maggior ragione, dei ragazzi.
I lavori all'istituto "Dell'Olio" sono una vicenda che va avanti da anni senza trovare soluzione definitiva al di là dei tanti proclami: «I lavori, per un importo di 230mila euro, dureranno 100 giorni al termine dei quali sarà risolta definitivamente la situazione causata da fenomeni atmosferici all'Itc Dell'olio». Queste furono le parole pronunciate dall'allora presidente della provincia Bat Francesco Spina, allorquando iniziarono i lavori per mettere in sicurezza anche il tetto in questione.
I forti venti di martedì, oltre a scoperchiare gran parte dell'istituto scolastico, hanno scoperchiato e reso ancora una volta evidente quanto l'opposizione denuncia da tempo e cioè il fallimento di una politica che ha preferito anteporre i proclami, la propaganda e le targhe alla reale funzionalità ed efficienza delle opere.
Gli appelli di un dirigente scolastico alle istituzioni ed ai genitori degli alunni, anche per questioni di "organizzazione" ed al di là di quest'ultima clamorosa vicenda, rappresentano un segnale di allarme e richiesta di aiuto che la politica "vera" deve assolutamente raccogliere nei fatti e concretamente, altrimenti sarà solo l'ennesimo sintomo di una città segnata da un declino "etico" del modo di amministrare la cosa pubblica.
Noi consiglieri di minoranza non ci rassegneremo mai a questo stato di cose e non rinunceremo ad impegnarci per cambiare questo modo di amministrare: lanciamo un appello all'attuale presidente della Provincia Bat affinché si adoperi al massimo delle possibilità per "risollevare" la splendida e importante struttura architettonica del nostro Istituto "Dell'Olio" ed affinché i ragazzi possano riprendere l'attività didattica in totale sicurezza.
Lo stesso appello rivolgiamo ai parlamentari del territorio affinché si impegnino a dotare la provincia delle risorse necessarie al corretto svolgimento dei suoi compiti o, in alternativa, a proporne il definitivo scioglimento con passaggio di funzioni e relative risorse ai restanti enti territoriali.
Basta con i proclami; basta con gli alibi; basta con la politica che guarda all'immediato e non al futuro delle comunità».