ItaliaViva: «Subito liquidità per imprese, professionisti e artigiani»
I coordinatori provinciali Baldini e Crudele: «La produzione agricola sia dotata di manodopera»
mercoledì 8 aprile 2020
«Stiamo attraversando una crisi nella crisi: indispensabile contenere e limitare il contagio, migliorare la risposta pubblica della sanità, dotare finalmente tutti gli italiani di opportuni dispositivi di protezione, e però, attenzione, c'è un'economia che se resta ferma (e lo è già da ormai un mese) farà fatica a rialzarsi». Lo sostengono Gabrielle Baldini e Ruggiero Crudele, coordinatori provinciali di Italia Viva per la Bat.
«L'emergenza sanitaria ha la priorità, ma altrettanta attenzione va riservata a quella economica, sostenendo il nostro tessuto produttivo, le imprese, soprattutto quelle micro e più fragili che costituiscono il motore della nostra economia, alimentato da piccole e medie attività, il cuore pulsante del benessere nella nostra provincia» hanno aggiunto.
«E allora liquidità subito: essere riusciti a garantire piccole e medie imprese, professionisti, partite Iva, piccoli commercianti e artigiani, che sui prestiti fino a 25mila euro otterranno la liquidità in modo immediato, coperti con garanzia pubblica al 100%, è quindi un ottimo risultato. Infatti, un primo fondamentale passo è stato l'ultimo decreto approvato in consiglio dei ministri, grazie al quale si dà respiro a una parte potenzialmente debole del nostro sistema produttivo, alle prese con le difficoltà finanziarie di questa fase drammatica. Altrettanto importante è che la garanzia al 100% dello Stato si estenda anche per quelle piccole e medie aziende che richiedono importi fino ad 800mila euro, e ItaliaViva si impegnerà in Parlamento affinché si possa migliorare il provvedimento anche per interventi oltre questa soglia» hanno spiegato.
«Mettere in sicurezza il nostro sistema produttivo, imprese e lavoratori, per ItaliaViva significa mettere in sicurezza il Paese e il futuro dei nostri figli, saper guardare oltre, programmare il futuro.
Il Paese può e deve ripartire scommettendo sulle imprese e sul lavoro, al più presto, e un occhio di riguardo va rivolto a un settore chiave dell'economia nella Bat, la produzione agroalimentare, per cui seguiamo e sosteniamo l'impegno continuo della nostra ministra Teresa Bellanova sul campo. Non può assolutamente accadere che i prodotti agricoli restino lasciati a marcire nelle campagne!» hanno aggiunto.
«La mappatura dei fabbisogni di lavoro agricolo, incrociando in modo trasparente e legale domanda e offerta di lavoro, come previsto dal Piano triennale contro il caporalato, è una premessa indispensabile per fronteggiare l'assenza di manodopera che rischia di mandare in sofferenza le nostre aziende agricole, e una prima risposta è stata la proroga a giugno dei permessi di soggiorno stagionali in scadenza, con la prospettiva di ampliarli fino a dicembre.
Poi, occorre favorire il passaggio dei tanti lavoratori stagionali di altri settori, turismo e ristorazione in primis, che possano guardare al lavoro agricolo come a un'opportunità di reddito e bisogna accelerare l'emanazione del decreto flussi (i numeri dicono che l'agricoltura italiana è per un terzo caratterizzata dalla presenza di lavoratrici e lavoratori stranieri) per gestire le quote regolari e trasformarle in contratti di lavoro: il Coronavirus da minaccia a opportunità per regolarizzare e far emergere il lavoro nero, contrastando caporalato e illegalità» hanno evidenziato.
«Una serie di proposte concrete e realizzabili che stiamo avanzando in queste ore al governo, alcune già accolte, e che chiediamo, ai nostri concittadini della sesta provincia, di condividere e sostenere, in questi giorni in cui non possiamo lasciare nulla di intentato per dare un aiuto vero al nostro sistema economico, e quindi alla ripresa sociale nelle dieci comunità cittadine che hanno diritto a un presto ritorno alla quotidianità, che sia anzi migliore facendo virtù dell'attuale emergenza» hanno concluso la biscegliese Gabriella Baldini e il barlettano Ruggiero Crudele.
«L'emergenza sanitaria ha la priorità, ma altrettanta attenzione va riservata a quella economica, sostenendo il nostro tessuto produttivo, le imprese, soprattutto quelle micro e più fragili che costituiscono il motore della nostra economia, alimentato da piccole e medie attività, il cuore pulsante del benessere nella nostra provincia» hanno aggiunto.
«E allora liquidità subito: essere riusciti a garantire piccole e medie imprese, professionisti, partite Iva, piccoli commercianti e artigiani, che sui prestiti fino a 25mila euro otterranno la liquidità in modo immediato, coperti con garanzia pubblica al 100%, è quindi un ottimo risultato. Infatti, un primo fondamentale passo è stato l'ultimo decreto approvato in consiglio dei ministri, grazie al quale si dà respiro a una parte potenzialmente debole del nostro sistema produttivo, alle prese con le difficoltà finanziarie di questa fase drammatica. Altrettanto importante è che la garanzia al 100% dello Stato si estenda anche per quelle piccole e medie aziende che richiedono importi fino ad 800mila euro, e ItaliaViva si impegnerà in Parlamento affinché si possa migliorare il provvedimento anche per interventi oltre questa soglia» hanno spiegato.
«Mettere in sicurezza il nostro sistema produttivo, imprese e lavoratori, per ItaliaViva significa mettere in sicurezza il Paese e il futuro dei nostri figli, saper guardare oltre, programmare il futuro.
Il Paese può e deve ripartire scommettendo sulle imprese e sul lavoro, al più presto, e un occhio di riguardo va rivolto a un settore chiave dell'economia nella Bat, la produzione agroalimentare, per cui seguiamo e sosteniamo l'impegno continuo della nostra ministra Teresa Bellanova sul campo. Non può assolutamente accadere che i prodotti agricoli restino lasciati a marcire nelle campagne!» hanno aggiunto.
«La mappatura dei fabbisogni di lavoro agricolo, incrociando in modo trasparente e legale domanda e offerta di lavoro, come previsto dal Piano triennale contro il caporalato, è una premessa indispensabile per fronteggiare l'assenza di manodopera che rischia di mandare in sofferenza le nostre aziende agricole, e una prima risposta è stata la proroga a giugno dei permessi di soggiorno stagionali in scadenza, con la prospettiva di ampliarli fino a dicembre.
Poi, occorre favorire il passaggio dei tanti lavoratori stagionali di altri settori, turismo e ristorazione in primis, che possano guardare al lavoro agricolo come a un'opportunità di reddito e bisogna accelerare l'emanazione del decreto flussi (i numeri dicono che l'agricoltura italiana è per un terzo caratterizzata dalla presenza di lavoratrici e lavoratori stranieri) per gestire le quote regolari e trasformarle in contratti di lavoro: il Coronavirus da minaccia a opportunità per regolarizzare e far emergere il lavoro nero, contrastando caporalato e illegalità» hanno evidenziato.
«Una serie di proposte concrete e realizzabili che stiamo avanzando in queste ore al governo, alcune già accolte, e che chiediamo, ai nostri concittadini della sesta provincia, di condividere e sostenere, in questi giorni in cui non possiamo lasciare nulla di intentato per dare un aiuto vero al nostro sistema economico, e quindi alla ripresa sociale nelle dieci comunità cittadine che hanno diritto a un presto ritorno alla quotidianità, che sia anzi migliore facendo virtù dell'attuale emergenza» hanno concluso la biscegliese Gabriella Baldini e il barlettano Ruggiero Crudele.