Ius soli e cittadinanza, ne parla a Palazzo Tupputi il magistrato Enzo Sciascia e don Raffaele Sarno

Appuntamento mercoledì 11 ottobre alle 19:30 nella Sala degli specchi

martedì 10 ottobre 2017
A cura di Serena Ferrara
Il ddl è ancora in discussione in Parlamento e divide favorevoli e contrari. Il diritto allo ius soli in Italia ancora non esiste.
Oggi chi è nato in Italia da genitori stranieri può diventare cittadino italiano al compimento dei 18 anni. Il nuovo disegno di legge prevede invece di concedere il diritto a definirsi i taliani a quei bambini stranieri nati in Italia da genitori stranieri, se almeno uno dei due genitori si trova legalmente in Italia da almeno 5 anni.

Un incontro divulgativo, voluto da Caritas, Laboratorio cittadino di pastorale sociale, Pax Christi e gruppo giovani della parrocchia Misericordia "Liberi per..." chiarirà anche ai biscegliesi a cosa si sta andando incontro e quali conseguenze porta l'applicazione del ddl.
L'11 ottobre, alle ore 19:30, nella sala degli specchi di Palazzo Tupputi il magistrato biscegliese Enzo Sciascia e il direttore della Caritas diocesana don Raffaele Sarno spiegheranno come si diventa cittadini italiani.
Il tema è quantomai caldo. Una legge sullo Ius Soli è in discussione in Parlamento anche se difficilmente vedrà la luce. Raccolte firme, appelli degli intellettuali, manifestazioni e negli ultimi giorni scioperi della fame. Dal ministro Delrio a Rosy Bindi, dal senatore a vita Renzo Piano al sottosegretario Rughetti, lo sciopero della fame a staffetta sta coinvolgendo decine e decine di deputati e senatori per sostenere la discussione in Aula e la fiducia sul provvedimento dello Ius Soli.

«Essere informati su un tema così sensibile è un dovere civico e morale. È per questo - fanno sapere gli organizzatori - che abbiamo pensato di porre l'attenzione sulla questione cittadinanza. Ci auguriamo che questo incontro sia solo l'inizio di un percorso di riflessione e integrazione che coinvolga tutta la cittadinanza».