L'Anpi di Bisceglie sostiene la proposta di acquisizione pubblica dell'ex Palazzo delle poste di Barletta
Rustico: «La memoria dei luoghi è molto importante»
lunedì 16 novembre 2020
Il dibattito a proposito dell'acquisizione e del recupero dell'ex Palazzo delle poste di Barletta ha suscitato interesse anche a Bisceglie. La sezione Anpi "Michele D'addato" ha diffuso una breve nota in sostegno alla proposta formulata dal circolo barlettano dell'associazione partigiani.
«È fondamentale che un luogo così significativo per tutta la sesta provincia non sia venduto e sia invece utilizzato in modo "pubblico" come luogo della memoria collettiva» ha commentato Antonello Rustico, presidente Anpi Bisceglie.
«La memoria dei luoghi è molto importante e quel Palazzo delle poste è divenuto, per gli eventi luttuosi del 1944 e per quel sangue versato, un santuario laico della resistenza al nazifascismo» ha sottolineato, riferendosi alla vicenda del martirio di 10 vigili urbani e due netturbini orrendamente trudicati dai nazisti. I colpi di mitragliatrice esplosi nei loro confronti sono ancora evidenti lungo la facciata sud dello stabile, costruito fra il 1920 e il 1927.
«Invitiamo il Sindaco di Barletta e l'amministrazione comunale tutta a reimpadronirsi di questo luogo e di non disperdersi in divisioni sterili e oggi più che mai incomprensibili» è quanto sostenuto dalla sezione Anpi di Bisceglie.
«È fondamentale che un luogo così significativo per tutta la sesta provincia non sia venduto e sia invece utilizzato in modo "pubblico" come luogo della memoria collettiva» ha commentato Antonello Rustico, presidente Anpi Bisceglie.
«La memoria dei luoghi è molto importante e quel Palazzo delle poste è divenuto, per gli eventi luttuosi del 1944 e per quel sangue versato, un santuario laico della resistenza al nazifascismo» ha sottolineato, riferendosi alla vicenda del martirio di 10 vigili urbani e due netturbini orrendamente trudicati dai nazisti. I colpi di mitragliatrice esplosi nei loro confronti sono ancora evidenti lungo la facciata sud dello stabile, costruito fra il 1920 e il 1927.
«Invitiamo il Sindaco di Barletta e l'amministrazione comunale tutta a reimpadronirsi di questo luogo e di non disperdersi in divisioni sterili e oggi più che mai incomprensibili» è quanto sostenuto dalla sezione Anpi di Bisceglie.