L'appello di un gruppo di amici: «Rivalutare l'immagine di don Salvino Porcelli»
«Giusto dare una più obiettiva memoria storica del suo lavoro di pastore di anime e autentico lavoratore nella vigna del Signore»
mercoledì 24 maggio 2023
15.22
«È sempre stato al passo coi tempi che mutano giorno dopo giorno, anzi, spesso li ha anticipati. Era sempre al di sopra delle parti, ma dalla parte dell'accoglienza, della comprensione. In ognuna delle persone che ha incontrato in vita c'è un pezzo di don Salvino». Queste le parole diffuse, in una nota, da un gruppo di amici di don Salvatore Porcelli, per tutti Salvino, scomparso l'8 settembre del 2021 all'età di 70 anni.
Rettore della chiesa di san Michele Arcangelo dei Cappuccini a Bisceglie, Porcelli è stato uno dei religiosi più attivi nel panorama socio-culturale dell'intero territorio.
«Con il suo garbo e il suo modo di essere e di porsi dinanzi all'altro, ci ha formati. Se oggi siamo quelli che piacevolmente si sono ritrovati questa sera come se mai ci fossimo allontanati, c'è la sua mano, la sua presenza» è quanto riportato dagli amici di don Salvino, che si sono riuniti lo scorso 19 maggio per una rimpatriata in suo ricordo.
«Una persona unica, che sapevi di trovare sempre accanto nei momenti difficili. Con saggezza ti aiutava a trovare la soluzione giusta portandoti sulla retta via. Amare e perdonare erano i pilastri del suo agire quotidiano» è quanto osservato nella nota.
«È stato e sarà per sempre il nostro faro di luce, saggezza e fede genuina. Era irridente con chi tentava di calpestare la sua dignità. Era misericordioso con chi non lo comprendeva. Era felicemente convinto delle sue idee, che ad alcuni sembravano scomodamente rivoluzionarie».
I referenti del gruppo di amici di don Salvino Porcelli hanno sottolineato: «Con il consenso e la piena condivisione dei familiari abbiamo posto la prima pietra di un lavoro di gruppo che ci porterà alla rivalutazione storica di Salvino sacerdote, uomo di indomabile forza d'animo, maestro di vita, fautore e ispiratore di benefici progetti d'amore. Raccoglieremo scritti, frammenti ed episodi della sua vita per comporre un reale mosaico del suo percorso terreno. La sua immagine distorta di prete scomodo, di pensatore rivoluzionario va ripulita dal fango che lo ha consegnato all'immaginario collettivo per darne una più obiettiva memoria storica del suo lavoro di pastore di anime e di autentico lavoratore nella vigna del Signore. Un particolare ringraziamento va anche a don Francesco Colangelo che ha compreso e condiviso il senso del nostro omaggio alla memoria di Salvino con una puntuale omelia ed un affettuoso racconto di un altro prezioso frammento di vita di Salvino».
Rettore della chiesa di san Michele Arcangelo dei Cappuccini a Bisceglie, Porcelli è stato uno dei religiosi più attivi nel panorama socio-culturale dell'intero territorio.
«Con il suo garbo e il suo modo di essere e di porsi dinanzi all'altro, ci ha formati. Se oggi siamo quelli che piacevolmente si sono ritrovati questa sera come se mai ci fossimo allontanati, c'è la sua mano, la sua presenza» è quanto riportato dagli amici di don Salvino, che si sono riuniti lo scorso 19 maggio per una rimpatriata in suo ricordo.
«Una persona unica, che sapevi di trovare sempre accanto nei momenti difficili. Con saggezza ti aiutava a trovare la soluzione giusta portandoti sulla retta via. Amare e perdonare erano i pilastri del suo agire quotidiano» è quanto osservato nella nota.
«È stato e sarà per sempre il nostro faro di luce, saggezza e fede genuina. Era irridente con chi tentava di calpestare la sua dignità. Era misericordioso con chi non lo comprendeva. Era felicemente convinto delle sue idee, che ad alcuni sembravano scomodamente rivoluzionarie».
I referenti del gruppo di amici di don Salvino Porcelli hanno sottolineato: «Con il consenso e la piena condivisione dei familiari abbiamo posto la prima pietra di un lavoro di gruppo che ci porterà alla rivalutazione storica di Salvino sacerdote, uomo di indomabile forza d'animo, maestro di vita, fautore e ispiratore di benefici progetti d'amore. Raccoglieremo scritti, frammenti ed episodi della sua vita per comporre un reale mosaico del suo percorso terreno. La sua immagine distorta di prete scomodo, di pensatore rivoluzionario va ripulita dal fango che lo ha consegnato all'immaginario collettivo per darne una più obiettiva memoria storica del suo lavoro di pastore di anime e di autentico lavoratore nella vigna del Signore. Un particolare ringraziamento va anche a don Francesco Colangelo che ha compreso e condiviso il senso del nostro omaggio alla memoria di Salvino con una puntuale omelia ed un affettuoso racconto di un altro prezioso frammento di vita di Salvino».