L'Arcigay accoglie con soddisfazione la proposta di legge regionale contro l'omofobia
La comunità Lgbti s'impegnerà «per l'allargamento del fronte potenzialmente concorde sul testo»
mercoledì 15 novembre 2017
Il disegno di legge regionale contro le discriminazioni e le violenze determinate dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere, recentemente approvato dalla giunta pugliese e con primo firmatario il presidente Michele Emiliano, è un passo importante verso l'affermazione dei diritti civili. Lo sostiene, attraverso una nota, Arcigay: «È un testo innovativo, alla cui stesura hanno contribuito le organizzazioni Lgbti e i giuristi della Rete Lenford, con il coordinamento dell'onorevole Titti De Simone, consigliera politica del presidente Emiliano per l'attuazione del programma».
Soddisfatto il segretario politico nazionale Arcigay Gabriele Piazzoni, che parteciperà a una conferenza stampa in programma mercoledì 15 novembre coi i componenti del direttivo Arcigay Puglia, unitamente alle rappresentanze dei comitati territoriali di Bari, Barletta-Andria-Trani, Foggia e Lecce. «In mancanza di uno strumento legislativo nazionale (giace in fondo ai cassetti di Palazzo Madama la legge contro l'omofobia, approvata dalla Camera il 19 settembre del 2013, trasmessa subito dopo al Senato e, da quel momento, sprofondata nel nulla, insabbiata da una valanga di emendamenti), l'iniziativa della giunta regionale ha lo scopo di colmare un vuoto legislativo gravissimo alla luce della situazione sociale preoccupante che tocca tutti i livelli territoriali. La violenza fisica, la discriminazione, l'uso di un linguaggio caratterizzato dall'odio, diffuso in rete e di cui spesso sono vittime gli e le adolescenti, rappresentano segnali allarmanti di cui bisogna tenere conto e contro cui bisogna reagire. L'invisibilità verso cui sono portate a rifugiarsi le persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali, transgender e intersex è un pericoloso fattore predittivo della volontà di far scomparire dalla scena pubblica, e quindi politica, le istanze della comunità».
L'iniziativa della regione Puglia responsabilizza l'intera comunità «che sarà chiamata in causa a sostegno di questa proposta al fine di provare ad operare un allargamento del fronte politico potenzialmente concorde sul testo, anche allo scopo di migliorarlo, laddove possibile, e cominciare a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla grande possibilità, legata al fronte educativo, che può essere aperta».
Soddisfatto il segretario politico nazionale Arcigay Gabriele Piazzoni, che parteciperà a una conferenza stampa in programma mercoledì 15 novembre coi i componenti del direttivo Arcigay Puglia, unitamente alle rappresentanze dei comitati territoriali di Bari, Barletta-Andria-Trani, Foggia e Lecce. «In mancanza di uno strumento legislativo nazionale (giace in fondo ai cassetti di Palazzo Madama la legge contro l'omofobia, approvata dalla Camera il 19 settembre del 2013, trasmessa subito dopo al Senato e, da quel momento, sprofondata nel nulla, insabbiata da una valanga di emendamenti), l'iniziativa della giunta regionale ha lo scopo di colmare un vuoto legislativo gravissimo alla luce della situazione sociale preoccupante che tocca tutti i livelli territoriali. La violenza fisica, la discriminazione, l'uso di un linguaggio caratterizzato dall'odio, diffuso in rete e di cui spesso sono vittime gli e le adolescenti, rappresentano segnali allarmanti di cui bisogna tenere conto e contro cui bisogna reagire. L'invisibilità verso cui sono portate a rifugiarsi le persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali, transgender e intersex è un pericoloso fattore predittivo della volontà di far scomparire dalla scena pubblica, e quindi politica, le istanze della comunità».
L'iniziativa della regione Puglia responsabilizza l'intera comunità «che sarà chiamata in causa a sostegno di questa proposta al fine di provare ad operare un allargamento del fronte politico potenzialmente concorde sul testo, anche allo scopo di migliorarlo, laddove possibile, e cominciare a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla grande possibilità, legata al fronte educativo, che può essere aperta».