L’Arcivescovo costituisce il Centro di Ascolto diocesano per la Tutela dei minori e delle persone vulnerabili

A Bisceglie sarà ospitato presso Consultorio familiare Epass

mercoledì 19 marzo 2025 10.39
Con un decreto del 21 febbraio 2025 l'arcivescovo Leonardo D'Ascenzo ha costituito il "Centro di Ascolto del Servizio diocesano per la Tutela dei minori e delle persone vulnerabili".

Il documento rappresenta l'applicazione di quanto indicato dalla Lettera apostolica in forma di «motu proprio» di Papa Francesco "Vos estis lux mundi" (7 maggio 2019), all'articolo 2 paragrafo 1, nonché di quanto «quanto previsto dalle Linee guida per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili della Conferenza Episcopale Italiana del 24 giugno 2019, aggiornate nel novembre 2023, e dalle Indicazioni per la ricezione delle segnalazioni del Servizio Nazionale per la Tutela dei minori e delle persone vulnerabili della Conferenza Episcopale Italiana del novembre 2020».

L'Arcivescovo continua: «costituiamo il Centro di Ascolto del Servizio diocesano per la Tutela dei minori e delle persone vulnerabili».

Esso, si legge nel documento, è articolato in cinque sezioni:
«Il Centro di Ascolto - continua l'Arcivescovo - è un servizio di accoglienza e di ascolto che la Chiesa offre a chi dichiara di aver subito, in ambito ecclesiale, abusi sessuali e/o di potere e di coscienza e a chi intende segnalare tali abusi da parte di chierici, religiosi e religiose, operatori e operatrici pastorali.

Le singole Sezioni saranno affidate a dei Responsabili, in carica per un triennio, salvo il disposto del can. 186 del CIC (codice di diritto canonico, ndr), e coordinati dal Referente del Servizio diocesano per la Tutela dei minori e delle persone vulnerabili».

Con decreto, firmato nella stessa data, l'Arcivescovo ha provveduto a nominare i Responsabili delle Sezioni locali del sunnominato Centro di Ascolto nelle persone di:
Inoltre, il prof. Luigi De Pinto, Referente del Servizio diocesano per la Tutela dei minori e delle persone vulnerabili, con propria comunicazione, oltre che porgere una sintesi dei due documenti, ha offerto ulteriori dettagli, utili per l'operatività concreta del Centro di Ascolto. Definendo il centro come un servizio pastorale di accoglienza e di primo ascolto offerto a chi dichiara di aver subito, in ambito ecclesiale, abusi sessuali e/o di potere e di coscienza da parte di chierici, religiosi, religiose, operatori e operatrici pastorali.

Il Centro è aperto a chi dichiara di aver subito o di subire abusi in ambito ecclesiale oppure una persona che è a conoscenza di una situazione di presunto abuso.


Sarà possibile ricevere accoglienza e primo ascolto: chi ha subito o subisce abusi può aprirsi e raccontare il proprio dramma, può sentirsi accolto e ascoltato in libertà e senza timore; informazioni: sul percorso (medico, spirituale, legale...) più adatto a ciascuno; indicazioni: sugli enti, le istituzioni e i professionisti preposti alla tutela dei minori e delle persone vulnerabili.

Per accedere sarà necessario contattare i recapiti telefonici messi a disposizione

SEDI, RESPONSABILI, GIORNI, ORARI