«L'erba è alta oltre due metri». Pro Natura denuncia l'abbandono di Orto Schinosa

L'allarme dell'associazione, molto critica con l'amministrazione comunale: «Mancano politiche per il verde»

domenica 24 maggio 2020 0.45
Le immagini non lasciano spazio ad alcun tipo di interpretazione. L'altezza dell'erba, in alcuni punti dell'Orto Schinosa, ha superato persino i due metri. L'amarezza di Mauro Sasso, presidente dell'associazione Ripalta area protetta - Federazione nazionale Pro Natura di Bisceglie, è tangibile. Le condizioni del giardino pubblico nella centralissima via Giovanni Bovio, a pochi passi da piazza Vittorio Emanuele II, sono davvero critiche.

«La città merita spazi verdi all'aperto, ma qui le erbe infestanti hanno coperto finanche gli alberelli piantati dai bambini e rendono impossibile la fruizione dell'Orto» ha spiegato il referente dei volontari dell'associazione, che si batte da anni per la tutela e la valorizzazione dell'ambiente.

Pro Natura, nel dicembre, aveva presentato un progetto dettagliato (link all'articolo) per il ripristino e la riqualificazione di un polmone verde che al momento, in pratica, è abbandonato. Meno recente ma al tempo stesso meritorio e di una certa rilevanza, il censimento delle specie presenti realizzato nel luglio del 2018 (link all'articolo), frutto di un lavoro apprezzabile e prova dell'attenzione tutt'altro che sporadica del gruppo ambientalista nei confronti dell'Orto Schinosa.

Il sopralluogo compiuto all'interno del complesso del parco Unità d'Italia è solo l'ultima attività in ordine di tempo del gruppo, intervenuto nei giorni scorsi per stigmatizzare «l'assenza di politiche per il verde» a seguito della notizia, battuta da BisceglieViva, della caduta di una parte cospicua di una palma in pieno giorno in via Sant'Andrea (link all'articolo). «Il verde pubblico è in agonia. Questa storia ricorda tanto il ramo che crollò un anno fa al Palazzuolo. Immediatamente fecero abbattettero due pini secolari nella piazza. Il problema non è la pericolosità di alberi marci ma l'assenza di politiche per il verde, a partire dal piano di gestione e dal censimento del patrimonio botanico, per cui ad albero morto o tagliato non corrisponde una sostituzione compensativa» il commento di Pro Natura sulla vicenda.

Ulteriore motivo di critica dell'associazione nei confronti delle istituzioni locali è il mancato riscontro, secondo quanto sostenuto, a una domanda di installazione di "bee hotels", ovvero alberghi per le api, insetti preziosi il cui ruolo è tornato al centro del dibattito per le minacce cui la specie è sottoposta da una serie di concause: «Restiamo eternamente in attesa di risposte che non arrivano. Sottolineiamo e rimarchiamo l'assenza di un assessorato all'ambiente e l'evanescenza delle politiche ambientali di questa amministrazione».