«L'incidente mi ha fatto capire quanto è importante lottare e amare se stessi»
La storia di Giulia Troilo, giovane biscegliese modella per l'associazione di volontariato "Divine del sud"
martedì 23 febbraio 2021
L'associazione volontariato "Divine del sud" ha promosso nelle scorse settimane uno shooting fotografico denominato "Divine in love #amaticonstile", allo scopo di valorizzare l'amore in tutte le sue declinazioni, a partire «da quello per se stessi, per essere consapevoli di possedere valori che niente e nessuno possono alterare o sminuire» come ha spiegato Francesca Rodolfo, presidente dell'associazione.
Modella d'eccezione, in abito bianco, la 27enne biscegliese Giulia Troilo. La sua è una storia di riscatto personale: «Avevo 23 anni quando la vita mi ha fatto capire quanto è importante amare se stessi» ha affermato, riferendosi al gravissimo incidente stradale nel quale fu coinvolta la sera del 22 marzo 2017. La giovane, passeggera in sella a una moto, fu coinvolta nell'impatto con un'auto: «L'evento che ha stravolto la mia vita» lo ha definito. Le conseguenze del sinistro sono state pesantissime: Giulia ha riportato diverse fratture alle gambe, perdita di tessuto osseo e di tessuti molli, con conseguenze durissime sul sistema vascolare e il rischio di perdere l'uso di un arto.
«Ho scelto di lottare, rifiutando l'amputazione della gamba destra per cominciare ad amare il mio corpo» ha raccontato la biscegliese. «Ho scoperto l'amore per me stessa: un'esperienza meravigliosa». Nel corso di questi 4 anni Giulia è stata sottoposta a oltre 20 interventi chirurgici: «Ho cicatrici sul corpo e nell'anima ma sono ancora qui e mi amo più che mai, per questo ho scelto di diventare una Divina e raccontare la mia storia, per aiutare chi come me ha avuto momenti di sconforto, perché si, ce ne sono tanti purtroppo».
La giovane ha ringraziato le due équipes del Policnico di Bari che si sono occupati di lei: l'unità operativa di traumatologia e ortopedia diretta dal professor Biagio Moretti e l'unità operativa di chirurgia plastica e grandi ustioni guidata dal professor Giuseppe Giudice.
«Rivolgo la mia gratitudine più profonda - ma soprattutto ammirazione per la professionalità e l'abnegazione con cui portano avanti il loro lavoro - a tre medici che definisco i miei angeli,: il professor Giovanni Vicenti, il professor Michele Maruccia e il professor Michele Lambo» ha aggiunto Giulia Troilo. «Con loro ho imparato a dare valore a ogni singola parte del mio corpo: a loro devo tutta la mia forza e il mio coraggio!».
La biscegliese ha posato in abito nuziale davanti all'obiettivo del fotografo Gino Discornia nell'atelier di Francesca Forni a Trani. Accanto a lei la consulente di immagine e vicepresidente di Divine del sud, Sabrina Altamura. Giulia Troilo ha ricevuto anche un particolare riconoscimento realizzato per l'occasione appositamente per lei dall'artista pugliese Daniela Raffaele, in arte Clitorosso.
Modella d'eccezione, in abito bianco, la 27enne biscegliese Giulia Troilo. La sua è una storia di riscatto personale: «Avevo 23 anni quando la vita mi ha fatto capire quanto è importante amare se stessi» ha affermato, riferendosi al gravissimo incidente stradale nel quale fu coinvolta la sera del 22 marzo 2017. La giovane, passeggera in sella a una moto, fu coinvolta nell'impatto con un'auto: «L'evento che ha stravolto la mia vita» lo ha definito. Le conseguenze del sinistro sono state pesantissime: Giulia ha riportato diverse fratture alle gambe, perdita di tessuto osseo e di tessuti molli, con conseguenze durissime sul sistema vascolare e il rischio di perdere l'uso di un arto.
«Ho scelto di lottare, rifiutando l'amputazione della gamba destra per cominciare ad amare il mio corpo» ha raccontato la biscegliese. «Ho scoperto l'amore per me stessa: un'esperienza meravigliosa». Nel corso di questi 4 anni Giulia è stata sottoposta a oltre 20 interventi chirurgici: «Ho cicatrici sul corpo e nell'anima ma sono ancora qui e mi amo più che mai, per questo ho scelto di diventare una Divina e raccontare la mia storia, per aiutare chi come me ha avuto momenti di sconforto, perché si, ce ne sono tanti purtroppo».
La giovane ha ringraziato le due équipes del Policnico di Bari che si sono occupati di lei: l'unità operativa di traumatologia e ortopedia diretta dal professor Biagio Moretti e l'unità operativa di chirurgia plastica e grandi ustioni guidata dal professor Giuseppe Giudice.
«Rivolgo la mia gratitudine più profonda - ma soprattutto ammirazione per la professionalità e l'abnegazione con cui portano avanti il loro lavoro - a tre medici che definisco i miei angeli,: il professor Giovanni Vicenti, il professor Michele Maruccia e il professor Michele Lambo» ha aggiunto Giulia Troilo. «Con loro ho imparato a dare valore a ogni singola parte del mio corpo: a loro devo tutta la mia forza e il mio coraggio!».
La biscegliese ha posato in abito nuziale davanti all'obiettivo del fotografo Gino Discornia nell'atelier di Francesca Forni a Trani. Accanto a lei la consulente di immagine e vicepresidente di Divine del sud, Sabrina Altamura. Giulia Troilo ha ricevuto anche un particolare riconoscimento realizzato per l'occasione appositamente per lei dall'artista pugliese Daniela Raffaele, in arte Clitorosso.