L'omaggio di Bisceglie ai Caduti della Corazzata Roma
Angarano: «Che emozione vedere i giovani sventolare il tricolore e cantare l'inno di Mameli»
venerdì 11 ottobre 2019
16.23
«Il 9 settembre 1943, il giorno successivo all'armistizio, in un senso di precarietà e smarrimento per gli equilibri mutati, la nostra nave fu bombardata dall'aviazione tedesca. Morirono quasi 1400 Uomini, mentre servivano la nostra Patria con fierezza e coraggio. Sei di loro erano biscegliesi: Sebastiano Cassanelli, Francesco Dell'Orco, Mauro De Vincenzo, Girolamo Di Gregorio, Domenico Tortora e il Capitano Guido Schiaroli. Si salvò miracolosamente l'ingegner Renzo Valentini, scomparso qualche anno fa». Queste le parole pronunciate dal sindaco di Bisceglie Angelantonio Angarano nel rendere omaggio ai Caduti della Corazzata Roma ai piedi del monumento allestito sul largo omonimo, a pochi passi da piazza Vittorio Emanuele II.
«Venerdì, insieme a tante scolaresche, è stata una buona occasione per ricordare il valore di questi Marinai ma anche l'importanza di conoscere la nostra storia per non ripiombare mai più nell'orrore della guerra, il male assoluto» ha aggiunto il primo cittadino, rivolgendosi poi ai tanti scolari presenti: «Non sciupiamo mai, cari ragazzi, il regalo più prezioso che i nostri nonni potessero farci: libertà e democrazia. È stata una grande emozione vedervi sventolare il tricolore e cantare l'inno di Mameli. Insieme, sempre, ogni giorno, dobbiamo essere uniti nel preservare i valori della civiltà e della pace» ha concluso.
La deposizione di una corona d'alloro davanti al Monumento ai marinai di via La Marina e il lancio di un'altra corona d'alloro in mare hanno contrassegnato inoltre la mattinata.
«Venerdì, insieme a tante scolaresche, è stata una buona occasione per ricordare il valore di questi Marinai ma anche l'importanza di conoscere la nostra storia per non ripiombare mai più nell'orrore della guerra, il male assoluto» ha aggiunto il primo cittadino, rivolgendosi poi ai tanti scolari presenti: «Non sciupiamo mai, cari ragazzi, il regalo più prezioso che i nostri nonni potessero farci: libertà e democrazia. È stata una grande emozione vedervi sventolare il tricolore e cantare l'inno di Mameli. Insieme, sempre, ogni giorno, dobbiamo essere uniti nel preservare i valori della civiltà e della pace» ha concluso.
La deposizione di una corona d'alloro davanti al Monumento ai marinai di via La Marina e il lancio di un'altra corona d'alloro in mare hanno contrassegnato inoltre la mattinata.