L’opposizione abbandona il Consiglio comunale: accuse su appalti e trasparenza
Duro atto d'accusa contro la maggioranza e l'amministrazione comunale da parte di Francesco Spina
martedì 24 dicembre 2024
8.12
L'opposizione consiliare di Bisceglie ha deciso di non partecipare più alle sedute del Consiglio comunale fino a quando non arriveranno «i giusti chiarimenti sugli appalti frazionati sotto soglia, sugli affidamenti diretti e sui debiti fuori bilancio gestiti a piacimento amministrativo». La denuncia arriva da Francesco Spina, consigliere di opposizione, che ha affidato a un lungo intervento il suo duro atto d'accusa contro la maggioranza e l'amministrazione comunale.
«Una città alla deriva, che non si riconosce più nella sua identità, senza futuro e senza speranza. Questa è Bisceglie oggi», afferma Spina, che punta il dito contro una gestione amministrativa definita opaca e priva di trasparenza. «Lo sdegno per gli appalti frazionati sotto soglia, per il degrado, per l'opacità amministrativa, per le stangate di tasse e tributi impazziti, per i debiti fuori bilancio occultati o mal celati ha portato l'opposizione, come mai era accaduto, ad abbandonare l'aula».
Secondo Spina, anche i revisori dei conti avrebbero ignorato l'invito delle opposizioni a esaminare insieme atti amministrativi «macroscopicamente fuori legge». Per il consigliere, il momento impone un cambio di rotta: «Dopo lo sdegno occorrerà il coraggio della città, delle opposizioni e dello stesso sindaco a riprendere in mano la situazione amministrativa ormai alla deriva».
Spina non risparmia critiche al sindaco e alla maggioranza, augurando loro «di trovare la strada giusta della responsabilità e del coraggio del cambiamento per riportare una speranza di futuro a una città che si sente smarrita e che non può più accontentarsi di giostrine e di comunicazioni illusorie e melense».
«Una città alla deriva, che non si riconosce più nella sua identità, senza futuro e senza speranza. Questa è Bisceglie oggi», afferma Spina, che punta il dito contro una gestione amministrativa definita opaca e priva di trasparenza. «Lo sdegno per gli appalti frazionati sotto soglia, per il degrado, per l'opacità amministrativa, per le stangate di tasse e tributi impazziti, per i debiti fuori bilancio occultati o mal celati ha portato l'opposizione, come mai era accaduto, ad abbandonare l'aula».
Secondo Spina, anche i revisori dei conti avrebbero ignorato l'invito delle opposizioni a esaminare insieme atti amministrativi «macroscopicamente fuori legge». Per il consigliere, il momento impone un cambio di rotta: «Dopo lo sdegno occorrerà il coraggio della città, delle opposizioni e dello stesso sindaco a riprendere in mano la situazione amministrativa ormai alla deriva».
Spina non risparmia critiche al sindaco e alla maggioranza, augurando loro «di trovare la strada giusta della responsabilità e del coraggio del cambiamento per riportare una speranza di futuro a una città che si sente smarrita e che non può più accontentarsi di giostrine e di comunicazioni illusorie e melense».