L'Usppi si congratula con Universo Salute per l'attestazione di eccellenza
Il sindacato sostiene il turnover genitori-figli fra gli Oss promosso dall'azienda
martedì 21 maggio 2019
10.00
Universo Salute srl riceverà nei prossimi giorni l'attestazione della certificazione di eccellenza Iso 9001 per i complessi aziendali dell'Opera Don Uva di Bisceglie e Foggia. Secondo quanto emerso dalle ispezioni, non sarebbero state riscontate difformità rispetto alle prescrizioni necessarie per la certificazione.
Il sindacato Usppi ha espresso grande soddisfazione per la notizia, congratulandosi «per l'ottimo lavoro svolto da Universo Salute in questi mesi. Una scommessa che l'amministratore delegato Paolo Telesforo ha vinto, grazie al fattivo impegno dei 1600 lavoratori medici e paramedici».
Per il segretario nazionale Usppi, il biscegliese Nicola Brescia, da sempre "sostenitore" della serietà e l'onestà della società, «questo importante risultato premia non solo il sindacato ma soprattutto l'amministratore delegato Paolo Telesforo che, con grande spirito collaborativo ha permesso questo risultato che dà garanzie per il futuro occupazionale a 1600 lavoratori. Universo Salute srl ha l'obbligo di garantire i livelli occupazionali sino al 1 ottobre 2019, data indicata nell'incontro sindacale tenutosi al ministero (Mise).
A breve ci sarà la riconversione degli istituti ortofrenici: una battaglia durata oltre 20 anni che finalmente si sta per concludere positivamente, ciò comporterà più garanzie occupazionali e finanche l'assunzione di figli di lavoratori con qualifica di operatore socio sanitario».
Quanto agli imminenti pensionamenti per quota 100: «Sappiamo bene che il lavoro di operatore socio sanitario è usurante e che all'interno degli ospedali del Don Uva sono tantissimi i lavoratori che gradirebbero andare via prima – magari assicurati dalla quota 100 per chi ha raggiunto detta condizione o con l'intero Tfr e la possibilità di ricollocarsi diversamente sul mercato del lavoro– per dare un posto di lavoro stabile e con la formazione adeguata, al proprio figlio in un'epoca in cui il tasso di disoccupazione è elevato oltre il 30%.
Gli oneri che si accollerà l'ente per garantire la giusta formazione ai giovani che entreranno al posto dei loro genitori, è sicuramente un punto di forza che accogliamo favorevolmente. L'Opera Don Uva otterrà in tal modo il vantaggio di avere Oss preparati ma soprattutto scevri dalla pesantezza di un lavoro che logora dopo diversi anni a contatto con la sofferenza dei pazienti. Siamo convinti che la sperimentazione che viene proposta dagli amministratori per un anno, darà ottimi risultati e nel caso chiediamo da subito il proseguo dell'iniziativa» ha concluso Brescia.
Il sindacato Usppi ha espresso grande soddisfazione per la notizia, congratulandosi «per l'ottimo lavoro svolto da Universo Salute in questi mesi. Una scommessa che l'amministratore delegato Paolo Telesforo ha vinto, grazie al fattivo impegno dei 1600 lavoratori medici e paramedici».
Per il segretario nazionale Usppi, il biscegliese Nicola Brescia, da sempre "sostenitore" della serietà e l'onestà della società, «questo importante risultato premia non solo il sindacato ma soprattutto l'amministratore delegato Paolo Telesforo che, con grande spirito collaborativo ha permesso questo risultato che dà garanzie per il futuro occupazionale a 1600 lavoratori. Universo Salute srl ha l'obbligo di garantire i livelli occupazionali sino al 1 ottobre 2019, data indicata nell'incontro sindacale tenutosi al ministero (Mise).
A breve ci sarà la riconversione degli istituti ortofrenici: una battaglia durata oltre 20 anni che finalmente si sta per concludere positivamente, ciò comporterà più garanzie occupazionali e finanche l'assunzione di figli di lavoratori con qualifica di operatore socio sanitario».
Quanto agli imminenti pensionamenti per quota 100: «Sappiamo bene che il lavoro di operatore socio sanitario è usurante e che all'interno degli ospedali del Don Uva sono tantissimi i lavoratori che gradirebbero andare via prima – magari assicurati dalla quota 100 per chi ha raggiunto detta condizione o con l'intero Tfr e la possibilità di ricollocarsi diversamente sul mercato del lavoro– per dare un posto di lavoro stabile e con la formazione adeguata, al proprio figlio in un'epoca in cui il tasso di disoccupazione è elevato oltre il 30%.
Gli oneri che si accollerà l'ente per garantire la giusta formazione ai giovani che entreranno al posto dei loro genitori, è sicuramente un punto di forza che accogliamo favorevolmente. L'Opera Don Uva otterrà in tal modo il vantaggio di avere Oss preparati ma soprattutto scevri dalla pesantezza di un lavoro che logora dopo diversi anni a contatto con la sofferenza dei pazienti. Siamo convinti che la sperimentazione che viene proposta dagli amministratori per un anno, darà ottimi risultati e nel caso chiediamo da subito il proseguo dell'iniziativa» ha concluso Brescia.