La cardiologia di Bisceglie tra i tre migliori reparti pugliesi
A rivelarlo sono i dati del nuovo Programma sanitario operativo 2016-2018
mercoledì 7 febbraio 2018
La cardiologia di Bisceglie è tra i tre migliori reparti di cardiologia pugliesi.
Qui, come nell'ospedale di Gallipoli e negli Ospedali riuniti di Foggia, si registrano le migliori performances in termine di mortalità a 30 giorni dopo infarto miocardico acuto, con soglie ben al di sotto della media nazionale dell'8%.
L' indicatore, secondo AGENAS, misura la qualità dell'intero processo assistenziale del paziente con infarto, a partire dall'accesso ai servizi di emergenza. Altra conferma della qualità del lavoro delle cardiologie pugliesi è la riduzione del 3% dell'insorgenza di complicanze maggiori cardiovascolari a un anno dalla malattia.
In tutta la regione sono sedici le unità operative di cardiologia virtuose, che hanno portato la Puglia a ridurre la mortalità di un punto (dall'11% del 2010 al 9% nel 2016) nel giro di pochi anni.
Questo risultato – si spiega nel nuovo Piano Operativo 2016/2018, approvato dalla giunta regionale il 5 febbraio - è legato alla definizione di percorsi clinici che hanno determinato l'incremento della percentuale di pazienti trattati con angioplastica coronarica entro 48 ore dal 28% del 2010 al 42% nel 2016.
Con le nuove misure 2018 del Piano delle azioni avviate nel biennio 2016-2017 si punta però a fare ancora meglio, affrontando i nodi critici della prevenzione, dell'assistenza territoriale, dell'assistenza ospedaliera, della spesa farmaceutica, della gestione amministrativa in maniera trasversale, per superare le inadempienze e rilanciare il sistema salute in generale.
Qui, come nell'ospedale di Gallipoli e negli Ospedali riuniti di Foggia, si registrano le migliori performances in termine di mortalità a 30 giorni dopo infarto miocardico acuto, con soglie ben al di sotto della media nazionale dell'8%.
L' indicatore, secondo AGENAS, misura la qualità dell'intero processo assistenziale del paziente con infarto, a partire dall'accesso ai servizi di emergenza. Altra conferma della qualità del lavoro delle cardiologie pugliesi è la riduzione del 3% dell'insorgenza di complicanze maggiori cardiovascolari a un anno dalla malattia.
In tutta la regione sono sedici le unità operative di cardiologia virtuose, che hanno portato la Puglia a ridurre la mortalità di un punto (dall'11% del 2010 al 9% nel 2016) nel giro di pochi anni.
Questo risultato – si spiega nel nuovo Piano Operativo 2016/2018, approvato dalla giunta regionale il 5 febbraio - è legato alla definizione di percorsi clinici che hanno determinato l'incremento della percentuale di pazienti trattati con angioplastica coronarica entro 48 ore dal 28% del 2010 al 42% nel 2016.
Con le nuove misure 2018 del Piano delle azioni avviate nel biennio 2016-2017 si punta però a fare ancora meglio, affrontando i nodi critici della prevenzione, dell'assistenza territoriale, dell'assistenza ospedaliera, della spesa farmaceutica, della gestione amministrativa in maniera trasversale, per superare le inadempienze e rilanciare il sistema salute in generale.